Nucleare in Italia, come funzionano i mini-reattori (grandi come un container): quelli di quarta generazione bruceranno le scorie

Venerdì 3 Maggio 2024, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 16:54

I TEMPI

Si tratta dei mini-reattori di terza generazione avanzata, gli Small Modular Reactor (SMR), i cui prototipi partiranno entro 4 anni, ma forse anche prima, e di quelli di quarta generazione, gli “Advanced Modular Reactor” (AMR) attesi dopo il 2030 e più verso il 2040. Questi impianti bene si integrano con una rete elettrica ben sviluppata come quella europea e possono supportare l'ampia diffusione delle rinnovabili che, essendo non programmabili, richiedono il sostegno di una fonte costante. Il nucleare può quindi sostituire, almeno in parte, il gas.

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Essendo poi di piccola taglia e modulari, i mini-reattori riducono drasticamente i tempi di realizzazione e gli investimenti iniziali. Dunque anche il rischio finanziario è ridotto. La loro caratteristica è che possono essere costruiti in officina, modulo per modulo, per poi essere assemblati nel sito di installazione come dei lego. Posso dunque prodotti anche a mille chilometri di distanza dal sito di installazione. Non serviranno più grandi cantieri con 4.500 persone. E visto che occupano lo spazio di un grande container, non hanno nemmeno bisogno di grandi spazi. Di qui la battuta del ministro Pichetto sull’utilizzo in futuro dell’area di Mirafiori per i primi mini-reattori.

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