Ai week, nasce il primo algoritmo per il networking

Ecco il primo algoritmo 100% made in Italy per facilitare la connessione tra i due estremi

Ai week, nasce il primo algoritmo per il networking
di Guglielmo Sbano
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Martedì 4 Aprile 2023, 10:20

L’intelligenza artificiale risulta la soluzione più gettonata dalle organizzazioni per crescere dal punto di vista operativo ed economico e conquista sempre più posizioni nelle gerarchie aziendali e nelle preferenze dei singoli manager e professionisti. In vista dell’Ai Week, in programma dal 17 al 21 aprile prossimi, Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice e co-organizzatori dell’evento, hanno profilato tutte le oltre 1000 realtà che prenderanno parte all’appuntamento “AI addicted”, e hanno scoperto che più di 1 su 3 (37%) vuole utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei prodotti offerti, il 33% la sfrutterebbe per ottimizzare la customer care e il 31%, invece, concentrerebbe la propria attenzione sui singoli servizi.

Entrando più nel dettaglio, la maggior parte delle aziende che parteciperà all’AI Week (75%) ha intenzione di integrare i propri sistemi con piattaforme d’intelligenza artificiale di ultima generazione e le stesse imprese vogliono effettuare questo cambiamento entro i prossimi sei mesi.

Ma non è tutto perché le realtà più aperte a questo cambiamento sono quelle che contano un numero di dipendenti compreso tra 1 a 10 (315), seguono quelle che contano da 11 a 50 (272), da 51 a 200 (190) e, infine, da oltre 200 (232). E ancora, la maggioranza delle aziende che hanno preso parte all’indagine appartengono al settore della consulenza (1° con 23%), seguito dal marketing (2° con 18%) e dalla metalmeccanica (3° con 15%). 

Come è possibile aiutare queste imprese ed avvicinarle a partner strategici in grado di fornire loro soluzioni di Ia adeguate per i loro obiettivi? La risposta arriva proprio da Fiore e Viscanti i quali, in vista dell’Ai Week e delle due giornate in presenza al Palacongressi di Rimini, hanno ideato il primo algoritmo 100% made in Italy basato sull’intelligenza artificiale per facilitare la connessione tra i due estremi, insieme alla collaborazione instaurata con il Centro di Ricerche Semeion. Entrando più nel dettaglio, i due professionisti hanno profilato le aziende insieme alle loro necessità e, attraverso l’innovazione, saranno in grado di fornire loro un elenco di potenziali partner: questi, a loro volta, avranno l’opportunità di proporre soluzioni di Ia studiate ad hoc per soddisfare le richieste delle imprese in questione e ottimizzare così servizi e prodotti finali. «Grazie a quest’invenzione di ultima generazione promuoviamo e facilitiamo il networking – affermano Fiore e Viscanti – In vista dell’evento di Rimini, non esiste migliore opportunità per iniziare a conoscersi e collaborare al fine di perfezionare i propri servizi e crescere in termini di business. Oltre che educare le organizzazioni sulle opportunità offerte dall’IA, l’evento sarà anche una grande opportunità per strutturare relazioni professionali e partnership strategiche». 

Dalle aziende si passa nello specifico ai fornitori, grazie ad un sondaggio ad hoc che ha coinvolto 85 realtà del panorama nazionale: a questo proposito, dall’indagine emerge che il 77% dei potenziali partner propone soluzioni di Ia utili a migliorare i processi aziendali, il 70% per incrementare i risultati a livello di marketing e vendite e il 63% per ottimizzare i singoli servizi. Il 55% dei fornitori coinvolti ha già clienti che stanno utilizzando le proprie soluzioni di Ia nel settore banking o finance, il 40% nell’ambito e-commerce e Ict e il 37% nel mondo del retail. Inoltre, il 95% delle organizzazioni analizzate è in grado di fornire soluzioni d’intelligenza artificiale entro sei mesi, le quali, nel 51% dei casi, possono essere integrate con i sistemi gà utilizzati dai clienti. Nel 75% dei casi, vengono fornite delle soluzioni personalizzate a seconda delle esigenze dei partner e, nel 62% delle probabilità, le soluzioni stesse vengono strutturare da un team di sviluppatori che può essere integrato nell’azienda che richiede il servizio. «Da piccoli dati è possibile ricavare grandi informazioni – dichiara il prof Massimo Buscema, direttore del centro di ricerche Semeion – Si tratta di una prima volta in Italia e non esiste strumento migliore dell’intelligenza artificiale per rendere il tutto efficace ed immediato agli occhi di tutti i manager e i professionisti che hanno deciso di abbracciare il futuro». 

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