Oltre il passato industriale, e con lo sguardo già proiettato sulle opportunità dell'economia digitale.
La Puglia vuol correre e i data center sono molto più di un'idea suggestiva: per contesto, collocazione strategica, produzione di energia da rinnovabili e competenze, il territorio pugliese si candida quasi naturalmente al ruolo di hub per infrastrutture di stoccaggio dati al servizio dei big player del digitale. E le prime, caute interlocuzioni tra investitori e istituzioni già si intravedono. Tracce, due su tutte: a novembre, nell'ambito di “Smart building Levante”, si terrà a Bari il “Mediterranean Data center meeting”, occasione d'incontro tra Italian Data center association e istituzioni regionali; in parallelo, BlackRock – fondo d'investimenti americano e tra i principali soci di Enel – vaglia il sito della centrale termoelettrica di Brindisi (destinata al phase out dal carbone nel 2025) per insediare un data center.
L’ANALISI
Piani separati, ma che restituiscono clima e scenario in Puglia. «I dati sono il petrolio di domani e i data center sono strutture abilitanti di un territorio, lo proiettano nel futuro. Attorno ai data center si sviluppa un'economia di altro profilo e innovativa», spiega Luca Baldin.
L’INTEGRAZIONE
Ulteriore fattore, «A Bari c'è l'unico grande Politecnico del Sud, e dunque un potenziale bacino di tecnici specializzati. La vera ricaduta è l'economia indiretta: centri di ricerca, industrie ad alta tecnologia, sono tanti i benefici». I primi colloqui esplorativi con la Regione ci sono già stati, seppur a fari spenti. «La richiesta di chi investe nei data center – avverte Baldin – non sono economiche: vogliono una burocrazia efficiente, rapidità delle autorizzazioni e certezza dell'iter». La Puglia è al bivio delle due transizioni. E le aree industriali dismesse potrebbero essere la “casa” più accogliente per i data center: spazi già infrastrutturati e disponibili. Proprio come a Brindisi, nel sito della centrale a carbone Enel: destinata alla dismissione, l'area dovrebbe ospitare investimenti sulle rinnovabili, sono previsti due campi fotovoltaici da 51 Mw in tutto e un sistema di accumulo “Bess” da 40 Mw con batterie agli ioni di litio. Connessioni energetiche e logistica collegata rendono ulteriormente appetibile l'area, e BlackRock ha inserito la centrale di Brindisi tra le potenziali opzioni.