Gli imputati. Il tribunale ha condannato Fredrik Neij, 30 anni, Gottfrid Svartholm, 24 anni e Peter Sunde, 30 anni, fondatori di Pirate Bay, e Carl Lundstr”m, 48 anni, accusato di avere investito nel sito. I quattro dovranno anche versare 30 milioni di corone (2,7 milioni di euro) di danni e interessi all'industria discografica, cinematografica e dei videogiochi, che reclamavano 117 milioni di corone a titolo di mancati guadagni. Il processo, durato tre settimane, è considerato come uno dei più importanti contro la pirateria informatica.
«Verdetto folle». «Come in tutti i migliori film, gli eroi perdono all'inizio ma riescono alla fine, comunque, ad ottenere una vittoria epica. È l'unica cosa che Hollywood ci ha insegnato»: è questo il commento che appare sull'homepage di Pirate Bay. «Un verdetto folle», così lo definisce il sito. «In Svezia il processo è visto come una farsa», avevano detto un mese fa a Roma, in occasione della Festa dei Pirati, Magnus Eriksson e Johan Allgoth, co-fondatori di Piratbyran, un think-tank culturale svedese schierato in favore della pirateria, e dello stesso Pirate Bay.
Esperto: condanna inaccettabile. «È inaccettabile sanzionare penalmente la violazione del diritto d'autore, speriamo che questa sentenza non venga strumentalizzata per reprimere e limitare i cittadini onesti, con filtraggi di navigazione e controllo preventivo»: è questo il commento di Andrea Monti, avvocato, esperto di diritto d'autore e internet, sulla condanna, in Svezia, dei quattro responsabili del sito Pirate Bay. «Il copyright è una licenza, un contratto che si stipula tra il titolare dei diritti e l'utilizzatore dell'opera - spiega Monti -. In caso di violazione si dovrebbe essere condannati a pagare i danni e non ad andare in prigione. Se una persona non paga l'affitto lo sfrattano, non lo mandano in galera».
Fonografici: una buona notizia. La condanna è «una buona notizia per gli autori». Lo ha detto John Kennedy, amministratore delegato della Federazione internazionale dell'industria fonografica (Ifpi). «Il processo a Pirate Bay riguardava la difesa dei diritti degli autori, la conferma dell'illegalità del servizio e la creazione di condizioni corrette per i servizi di musica legali che rispettano i diritti», ha dichiarato Kennedy in una nota stampa.
Pirate Bay è un sito svedese che aiuta gli utenti a cercare e scaricare file di tipo BitTorrent, uno dei protocolli più popolari per trasferire contenuti come brani musicali, film e videogiochi. Fondato nel novembre del 2003 dai giovanissimi Fredrik Neij, Gottfrid Svartholm e Peter Sunde, il sito è tra i più usati al mondo per condividere contenuti, spesso coperti da copyright.