Non ha vinto neanche con il Galatasaray, pronto al debutto in campionato venerdì prossimo, ma almeno ha mostrato gran parte dello spartito che Sarri le sta insegnando: è stata una bella Lazio, soprattutto nella fase finale del primo tempo e in parte nell’avvio di ripresa, e si sono visti segnali importanti anche in fase offensiva, dove solo un errore di Pedro ha impedito ai biancocelesti di chiuderla sul 3-1. E’ finita, invece, 2-2 dopo una girandola di cambi che ha stravolto il collettivo biancoceleste. Sarri ha deciso di puntare ancora una volta sugli stessi uomini con cui aveva affrontato il Fenerbahce di Mourinho dalla metà campo all’attacco. Rovella al suo posto, Guendouzi a destra e Dele-Bashiru a sinistra al servizio del consueto tridente formato da Cancellieri, Castellanos e Zaccagni, ancora capitano. Completamente rivoluzionata, invece, la difesa: solo Tavares confermato a sinistra, poi Mandas in porta, Hysaj a destra al posto di Lazzari e un’inedita coppia centrale formata da Marusic (l’uomo per tutte le emergenze) e Romagnoli. L’insistenza su Cancellieri sembra avere un motivo abbastanza chiaro: Sarri vuole capire se l’ex Verona può sostenere il ruolo di attaccante di riserva oppure se va “tagliato”. Al momento, infatti, ci sono due esuberi considerando che il club dopo aver ceduto Tchaouna non è riuscito a piazzare altri giocatori. Cancellieri se la giocherà con Noslin, che a Lotito è costato quasi 18 milioni: uno dei due potrebbe saltare (ma ieri sera l’ex Parma è andato benissimo), poi sub iudice ci sono anche Gigot, Patric e Basic. La partita si è messa subito in salita per la Lazio perché dopo dieci minuti il reparto difensivo si è fatto sorprendere sulla punizione (angolo corto) di Sallai: Mandas non proprio attento, Romagnoli addirittura deciso a lasciare il pallone e Torreira pronto a metterlo dentro di testa. Davvero un peccato perché la squadra si stava comportando molto bene: non un solo metro libero per i turchi dove trovare una linea di passaggio. Come contro il Fenerbahce, si è avuta la sensazione che dal punto di vista difensivo la Lazio sia già a buon punto: con la palla in possesso degli avversari, il rientro sugli esterni di Cancellieri e Zaccagni trasforma il 4-3-3 in un 4-5-1 di grande copertura. Ancora su calcio piazzato (angolo battuto da Rovella al 31’) è arrivato il pareggio biancoceleste: il colpo di testa di Cancellieri sarebbe finito fuori se non avesse preso in pieno la gamba sinistra di Sanchez. L’assenza di Osimhen, presentato nel prepartita con l’altro gioiello del club turco, Sané, ha tolto peso all’attacco del Galatasary ma fino all’intervallo la squadra di Sarri ha concesso una sola conclusione agli avversari, quella di Bardakci (40’), su cui Mandas ha compiuto una prodezza.
LA REAZIONE
Da quel momento, sei minuti di grande Lazio, compatta e micidiale in contropiede. Sul primo (44’) Dele-Bashiru si è fatto respingere il tiro dal portiere Guvenc, quando ormai era arrivato a pochi passi dalla porta. Sul secondo ha messo a segno il raddoppio (45’) sfruttando l’abilità dei giocatori che compongono il tridente di Sarri: tocco geniale di Castellanos (alla Luis Alberto) per Cancellieri, fuga verso l’aera turca e assist per il gol facile di Zaccagni. Nella ripresa Mau ha liberato dalla panchina Gila, Pellegrini, Cataldi, Vecino e Dia ma interpretando la partita allo stesso modo. Sono cambiati gli interpreti ma è rimasto invariato il copione tattico della gara. Così dopo un’ora di gioco sono entranti anche Provedel, Provstgaard e Pedro, che ha fallito il match point (22’st) in contropiede: portiere eluso e tocco di sinistro fuori dalla porta con un avversario che lo aveva sbilanciato. Ma ancora una volta la Lazio ha dimostrato di essere micidiale in contropiede. Un errore grave, pagato caro: alla mezz’ora è arrivata la doppietta di Torreira con un tiroaggiro che ha sorpreso Provedel. Peccato, ma le note liete sono state tante.
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