Dopo la tragedia del terremoto dello scorso agosto Pirozzi non ha infatti più avuto modo di dedicarsi al calcio. Il "pallone" rimane comunque la sua professione, visto che fa l'allenatore, ma come ha detto lui stesso «ho dovuto abbandonare la mia passione», ovviamente a causa del terremoto del 24 agosto che ha sconvolto il centro Italia e in particolare Amatrice, città di cui è appunto primo cittadino, rieletto 2014 a furor di popolo (inizialmente non voleva ricandidarsi). Al mestiere ha quindi «anteposto la sua Terra, la sua Città diventando l'Allenatore della Sua Gente», come è scritto nella motivazione della richiesta di assegnare al sindaco-allenatore la Panchina d'Oro, tradizionale "oscar dei tecnici" che viene consegnato ogni anno a Coverciano. Intanto i suoi ragazzi del Trastevere, che proprio ad Amatrice svolsero nell'estate scorsa il ritiro precampionato soggiornando in uno storico albergo della cittadina laziale, il Roma, che adesso non esiste più, a Pirozzi vogliono regalare un sogno.
È la promozione in Lega Pro, traguardo di questa "squadra di quartiere", nata nel 1905, che ha come sponsor la Comunità di Sant'Egidio e ha chiuso il girone d'andata in vetta alla classifica del girone H delle quarta serie.
L'obiettivo è rimanerci per dedicare l'impresa a Pirozzi, che sul sito del club viene ancora indicato come allenatore della prima squadra anche se sul campo la guida il 'secondò Aldo Gardini.
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