Ladispoli "tuona" contro il Lanusei.
Laziali, scatta l'allarme Sardegna

Ladispoli "tuona" contro il Lanusei. Laziali, scatta l'allarme Sardegna
di Paolo Baldi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Gennaio 2019, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18:03
Dopo la Flaminia Civita Castellana, che sta valutando se adire per vie legali nei confronti del giocatore che ha colpito Polizzi spaccadogli la mandibola,  anche il Ladispoli calcio si lamenta del trattamento ricevuto in Sardegna. Due casi che, hanno fatto scattare l'allarme tra le società laziali in particolare da quelle che ancora debbono giocarci contro visto che si avvicina il finale di stagione. Tutti ora chiedono maggiori tutela e arbitri all'altezza della situazione in grado di gestire senza timori le gare. Per tornare a Ladispoli a quanto accaduto contro il Lanusei ( dove è stata sconfitta per 2-1) Il presidente Paris ha denunciato il comportamento della società e dei tifosi nei confronti dei giocatori che a quanto pare hanno ricevuto delle minaccie.I rossoblù in pratica  hanno trovato sulla loro strada un mercoledì da dimenticare.

 «Che la giornata non fosse delle migliori lo si è capito sin dal riscaldamento - recita il comunicato firmato dal presidente Paris - , quando persone riconducibili alla società Lanusei e presenti sul terreno di gioco hanno iniziato a minacciare pesantemente tesserati e calciatori i dell’Us Ladispoli , disturbando ed innervosendo la squadra durante il riscaldamento, probabilmente cercando di vendicare il fine partita dell’andata dove volarono parole pesanti e qualche spintone, tutto poi chiarito a fine match, o così sembrava.. evidentemente qualcuno ha covato la voglia di vendetta infiammando un paese intero contro la società Us Ladispoli».

«Sul  campo invece i rossoblu avrebbero meritato quantomeno il pareggio - ha proseguito Paris-  ma una serie incredibile di errori arbitrali, da parte di una terna inadeguata e psicologicamente influenzata ha vanificato lo sforzo dei ragazzi di Cotroneo. Dalle immagini in nostro possesso si evince senza ombra di dubbio che il primo gol del lanusei è viziato da un evidente fuorigioco di posizione, così come è evidente che il fallo sul rigore concesso sempre al lanusei è nettamente fuori area, ma la giornata disastrosa della terna si è conclusa annullando il gol regolarissimo all’ultimo minuto che e’ costato un altro punto pesante all’Us ladispoli che dal suo presidente fa sapere».

«E’ stata una giornata vergognosa - ha concluso in numero uno del calcio rossoblù- per l’atteggiamento della dirigenza del Lanusei e dei suoi tifosi che hanno addirittura tentato l’assalto al nostro pullman. Abbiamo sempre evitato di parlare ma oggi dico basta, e’ tutto il campionato che continuiamo ad avere un metro di giudizio diverso rispetto alle nostre avversarie e questo e’ inammissibile per una società come la nostra che fa enormi sacrifici per cercare di stare in piedi. Se non ci vogliono in serie D basta dirlo noi possiamo tranquillamente farne a meno se dovessero capitare situazioni simili porterò via la squadra dal campo rischiando multe e squalifiche, ma il rispetto viene prima di tutto e deve essere da tutte le parti, si fa sempre un gran parlare giustamente della tutela agli arbitri, ma a noi chi ci tutela dalla totale incompetenza ed inadeguatezza di una terna come quella di lanusei? Il rispetto che noi portiamo a tutti lo pretendiamo anche nei nostri confronti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA