Obesità, arriva la pillola per dimagrire: -14,7% del peso in 9 mesi. Il farmaco vale 25 miliardi di dollari (e sostituirà le iniezioni)

È pronta la pillola che sostituirà le iniezioni sottocute sull'addome una volta a settimana: vale 25 miliardi di dollari. Battezzata orforglipron

Obesità, arriva la pillola per dimagrire: -14,7% del peso in 9 mesi. Il farmaco vale 25 miliardi di dollari
di Carla Massi
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mercoledì 26 febbraio 2025, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 27 febbraio, 07:37

Quattro milioni in Italia, ventidue milioni in Europa, poco più di un miliardo nel mondo, due miliardi entro il 2035. Cresce di anno in anno il numero delle persone che soffrono di obesità, soprattutto tra più giovani. I bambini al primo posto. Parliamo di una vera epidemia globale battezzata come "globesità". Quest'anno il 4 marzo, Giornata mondiale dell'obesità, acquista un valore differente rispetto a quello del passato. Si aspetta, a livello istituzionale, il riconoscimento della patologia, si continua a puntare, oltre alla chirurgia, sulle nuove terapie nate per il diabete che aiutano a calare il peso. L'ultima, una pillola.

LE CALORIE

Proprio l'annuncio dei nuovi farmaci ha gettato una nuova luce sulla malattia. È pronta la pillola che sostituirà le iniezioni sottocute sull'addome una volta a settimana: vale 25 miliardi di dollari. Battezzata orforglipron, sarebbe la prima formulazione orale.

In una sperimentazione di fase due i volontari hanno perso in media il 14,7% del loro peso iniziale usando il farmaco per circa 9 mesi. Tra meno di due mesi i risultati finali. Il lancio, nel 2026. Una formulazione ancora più facile da gestire per i pazienti e un'ulteriore spinta al mercato.

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Dalla cura i farmaci sono diventati in un attimo degli status symbol. Musk è un promotore entusiasta dei farmaci che stimolano il senso di sazietà e riducono l'introito calorico. Come ha confessato, per prima, a inizio 2024 la star televisiva Oprah Winfrey. Il 2025 sarà da record per questi farmaci. Anche la Borsa ha risentito più volte dell'andamento dei medicinali antiobesità.


Su Annals of Internal Medicine è stata pubblica una rigorosa revisione dei trial clinici condotti fino a oggi: un'analisi che si è posta l'obiettivo di verificare l'efficacia complessiva e i profili di sicurezza di questa classe di farmaci quando usata esclusivamente per trattare il sovrappeso. I risultati confermano che queste molecole sono efficaci per ottenere una perdita di peso significativa in persone con obesità e senza diabete.


A San Paolo, in Brasile, l'aumento dei furti di farmaci anti obesità ha costretto le farmacie a potenziare la sicurezza. Sono in azione vere e proprie gang. Da noi i farmacisti, sono presi d'assalto e non consegnano il medicinale senza prescrizione. E fanno un appello: non comprate i prodotti online, potrebbero non essere sicuri. Primo passo per chi avesse dubbi sulla pericolosità del proprio peso. Alzarsi in piedi, prendere un metro da sarto, avvolgerlo all'altezza dell'ombelico e annotare i centimetri. La quantità di grasso addominale viscerale è, infatti, un indicatore predittivo di patologie cardiometaboliche e la sua misurazione, oltre all'indice di massa corporea, è utile per stimare il rischio di sviluppare malattie legate a sovrappeso.


Si misura con il metro da sarta che va messo nel punto di mezzo tra il punto più alto dell'osso dell'anca e il punto più basso dell'arco delle costole. Il metro va tenuto morbido e durante la misurazione non si deve trattenere il respiro. Valori normali di circonferenza addominale sono: inferiore a 80 cm per la donna, inferiore a 94 cm per l'uomo.

LA FASE

«Oggi stiamo finalmente entrando in una nuova fase nel trattamento dell'obesità, con un nuovo paradigma farmacologico che ci permetterà non solo di fornire risposte a bisogni assistenziali finora largamente insoddisfatti, restituendo tempo e qualità di vita ai pazienti, ma anche di prevenire nel luogo termine le numerose patologie associate e di ridurne l'impatto oggi drammatico - fa sapere il presidente della Società Italiana di Obesità Rocco Barazzoni - Ricordiamo che l'obesità è legata ad una modificazione patologica dei meccanismi che nel nostro organismo regolano la fame e la sazietà e quindi regolano il peso corporeo».


Se soffri di diabete, soprattutto se si è giovani, hai comprensione e solidarietà. Nessuno te ne fa una colpa. Se sei obeso, invece, vieni considerato pigro, poco attento alla tua immagine e alla tua salute. E, allora, vieni accusato, condannato e discriminato. Diventi il bersaglio del body shaming, l'offesa per l'aspetto fisico. Ma, ricordano gli specialisti, tra la presa in giro pesante e la difesa di un corpo obeso a tutti i costi, tocca fare una riflessione. Per non cadere nella pericolosa banalità che va tutto bene.

IL SORRISO

«Il punto oggi è far arrivare all'opinione pubblica il concetto e il significato di obesità in quanto malattia, non facile da spiegare al cittadino comune - commenta Iris Zani presidente Associazione Amici Obesi (amiciobesi) - Purtroppo, l'obesità non è ancora ritenuta patologia a livello istituzionale. Almeno per il momento, rimane una malattia poco compresa e il peso dello stigma persiste. Nessuna persona con obesità è contenta della propria condizione, anche se in apparenza vive la situazione con il sorriso e persino con allegria. In pratica, la persona con obesità indossa una maschera, con la quale si cerca di sopperire alla propria condizione e rifiutando in molti casi il problema».

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