Cancro al polmone, test sul vaccino in 7 Paesi: principio a mRNA come per il Covid

L'uomo di 62 anni si è sottoposto a chemioterapia per prolungare la sua vita, ora prova questa nuova cura

Tumore ai polmoni, primo vaccino testato su un uomo in Gran Bretagna: principio a mRNA come per il Covid
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venerdì 23 agosto 2024, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 10:27

Cancro ai polmoni, ultime notizie. In sette diversi Paesi – tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Turchia – sono iniziati i primi test su un vaccino terapeutico a mRna per il trattamento del cancro ai polmoni, una delle principali cause di morte per tumore a livello globale. L'obiettivo degli esperti è quello di valutare l'efficacia di questo approccio innovativo, che mira a insegnare al sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule tumorali, prevenendo così la ricomparsa della malattia. Il vaccino, denominato BNT116 e sviluppato dalla BioNTech, è pensato per combattere il carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc), la forma più comune di tumore polmonare. 

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Cancro ai polmoni, 34 centri coinvolti

La fase 1 della sperimentazione clinica, che rappresenta il primo studio sull'uomo per questo vaccino, è stata avviata in 34 centri e, come riportato dal sito del 'The Guardian', il primo paziente britannico ha ricevuto la dose martedì scorso.

In totale, circa 130 pazienti saranno coinvolti nella sperimentazione, inclusi quelli in stadi iniziali della malattia (prima dell'intervento chirurgico o della radioterapia) e casi più avanzati o recidivi. Il vaccino sfrutta la tecnologia dell'Rna messaggero (mRna), simile a quella impiegata nei vaccini anti-Covid, e agisce presentando al sistema immunitario marcatori specifici del carcinoma Nsclc, preparando così il corpo a combattere le cellule tumorali che esprimono tali marcatori.

«Stiamo entrando in una nuova e promettente era di sperimentazioni cliniche basate sull'immunoterapia a mRna per il trattamento del cancro ai polmoni», ha dichiarato Siow Ming Lee, oncologo presso l'University College London, Hospitals NHS Foundation Trust, che sta conducendo la sperimentazione nel Regno Unito. «Il vaccino è facile da somministrare e consente di selezionare antigeni specifici delle cellule cancerose per colpirli in modo mirato». Il primo paziente a ricevere il vaccino nel Regno Unito è stato Janusz Racz, 67 anni, di Londra.

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La ricerca

Diagnosticato a maggio scorso, Racz ha iniziato subito un ciclo di chemioterapia e radioterapia. Scienziato specializzato in intelligenza artificiale, Racz ha sottolineato l'importanza di partecipare a tali ricerche per il progresso della scienza, soprattutto in ambito medico. «Più velocemente questa metodologia sarà diffusa a livello globale, più vite potranno essere salvate», ha affermato. Racz ha ricevuto sei iniezioni consecutive a intervalli di cinque minuti nell'arco di mezz'ora. Il suo protocollo prevede una somministrazione settimanale per sei settimane consecutive, seguita da una dose ogni tre settimane per un totale di 54 settimane. Il suo sogno è sconfiggere il tumore e realizzare la sua ambizione di completare la maratona di Londra.

«L'obiettivo è migliorare i tassi di sopravvivenza», ha concluso Lee. «Ci auguriamo che questo vaccino a mRna, in combinazione con l'immunoterapia, possa dare una spinta in più e che la sperimentazione possa passare alla fase 2 e 3, con l'auspicio di renderlo lo standard di cura a livello globale, salvando così molti pazienti affetti da cancro ai polmoni».

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