Vomito, nausea e dolori intestinali: il Norovirus si diffonde nella nave da crociera di P&O Canary Island. Ecco tutto quello che c'è da sapere sul virus che ha causato disagi a 200 passeggeri a bordo.
Crociera da incubo, 200 passeggeri colpiti da norovirus. «In cabina con vomito e diarrea»
Norovirus: virus "comunitario"
Isolati e scoperti nel 1972, i Norovirus sono un fastidioso problema nel campo della sicurezza alimentare.
Si tratta di un virus altamente infettivo e che persiste nell’ambiente (sopravvive infatti a temperature sopra i 60°C e al contatto con il cloro), cosa che ne permette la replicazione e diffusione anche per settimane dopo la contaminazione. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona spesso tramite acqua o cibo infetti, ma anche per semplice contatto con superfici contaminate.
Le infezioni da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari: ospedali, case di riposo, scuole o, per l'appunto, in ambienti isolati come le navi da commercio e da crociera. Da una decina d’anni sono stati sviluppati test diagnostici rapidi che rendono facile l'identificazione del virus.
Sintomi, cura e prevenzione
Il periodo di incubazione è tra le 12 e le 48 ore, poi si presentano i sintomi, che sono quelli classici da gastroenterite: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia di solito non ha conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni.
Più che una "cura" è consigliato il riposo e l'assunzione di liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. Non esiste, infatti, un trattamento specifico contro il norovirus, né un vaccino. L’immunità inoltre dura solo alcuni mesi: lo stesso individuo può essere infettato dal virus varie volte nel corso della vita.
La prevenzione: i consigli dell'Istituto Superiore di Sanità
I norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure igieniche per prevenirli e contenerli, prestando attenzion soprattutto alla distribuzione di cibi e bevande.
Ecco le norme consigliate dall'Istituto Superiore di Sanità:
- lavarsi le mani molto bene prima di toccare i cibi
- non lavorare e soprattutto non stare a contatto con il cibo in presenza di sintomi
- lavare e disinfettare accuratamente tutti i materiali e le superfici che possano essere venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus
- utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco
- eliminare le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate da un addetto infetto
- tenere separati i soggetti che portano pannolini e pannoloni, soprattutto in asili e case di riposo