Roma, ragazzino si tuffa nel Tevere e non riemerge: è disperso. «Prima di buttarsi si è spogliato, dopo qualche bracciata è sparito»

Sul posto i vigili del fuoco con elicottero, sommozzatori, fluviali, speleo e squadra ordinaria

Roma, minorenne disperso nel Tevere: in corso le ricerche del ragazzino
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venerdì 7 marzo 2025, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 17:38

Sono in corso le ricerche di un minore disperso nelle acque del fiume Tevere, a Roma. L'ultimo avvistamento all'altezza del ponte Principe Amedeo Savoia, nei pressi di piazza della Rovere. Sul posto i vigili del fuoco impegnati con elicottero, sommozzatori, fluviali, speleo e squadra ordinaria.

A dare l'allarme un passante che, intorno alle 12.20, ha visto un ragazzo di colore spogliarsi, abbandonare i vestiti sul ponte e lanciarsi nel fiume da cui non lo ha visto riemergere. Gli indumenti sono stati acquisiti e consegnati al commissariato Trastevere.

Le ricerche del ragazzino disperso nel Tevere, avviate dai vigili del fuoco e dalla polizia fluviale, si stanno ora concentrando all’altezza dell’Isola Tiberina.

Sul posto i sommozzatori, mentre è in arrivo anche il funzionario di turno. Al momento la ricerca non ha dato esiti.

Le testimonianze: «Nuotava verso l'altra sponda, poi è sparito»

«Stavamo lavorando all’altezza di ponte Amedeo duca d’Aosta quando abbiamo notato un ragazzo spogliarsi e buttarsi di testa in acqua. Nuotava male, poi un vigile urbano che era lì con noi lo ha chiamato, gli diceva ‘Vieni qui, vieni qui’, ma quello ha continuato a nuotare per raggiungere l’altra sponda e allontanarsi. Ha fatto poche altre bracciate e non si è visto più, è andato giù». È il racconto che un operaio della ditta impegnata per i lavori sulla banchina del Tevere fa all’Adnkronos. È stato lui, insieme ai colleghi a chiamare i soccorsi, non vedendolo riemergere. Le ricerche, che vedono impegnati Polizia fluviale e sommozzatori dei vigili del fuoco, sono ancora in corso.

Il giovane che sembrava «volesse nuotare» e invece «è stato trascinato via dalla corrente, ed è stato inghiottito». Lo racconta Maurizio, testimone dell'accaduto che lavora nella zona e che ha dato l'allarme, intercettato da Agenzia Nova nei pressi di piazza della Rovere, poco distante dalla banchina del Tevere dove intorno alle 12.30 si sono verificati i fatti.

«Ero in pausa pranzo, mi ero preso un caffè e stavo facendo una telefonata, quando ho visto il ragazzo avvicinarsi a bordo Tevere, e dopo aver sceso i gradini della banchina, si è tolto le scarpe - ha raccontato Maurizio -. Pensavo si volesse lavare, non pensavo che da lì a poco si sarebbe buttato. Invece si è tolto anche il pezzo di sopra. Poco dopo si è alzato in piedi e si è gettato in acqua e ha dato qualche bracciata. Pensavo che volesse nuotare per andare dall'altra parte del fiume, non ho pensato a un tentativo di suicidio. Poi però è stato trascinato via dalla corrente, ed è stato inghiottito. In quel momento io pensavo di essere solo e ho chiamato i soccorsi. È stata forte e impattante come immagine. Poi si è avvicinata un'altra persona, che si è dichiarata agente di polizia locale, che non era in servizio, stava facendo sport».

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