Marco Polo, martedì sciopero contro il preside

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Sabato 25 Maggio 2019, 05:04
SCUOLA
VENEZIA Lo sciopero annunciato dai docenti e dal personale del Marco Polo per martedì 28 maggio si preannuncia come il più caldo dell'anno. D'altra parte uno sciopero d'istituto è ormai un evento raro, quasi una misura estrema, tanto che questa volta a fianco dei docenti manifesteranno sia i genitori che gli studenti. Dopo mesi di riunioni, assemblee, lettere e comunicati lo sciopero rappresenta per alcuni l'unica via percorribile, insieme a quella dei picchetti davanti all'Ufficio scolastico territoriale.
GESTIONE SOTTO ACCUSA
Sotto attacco non è più solo la questione degli accorpamenti delle classi dell'indirizzo classico dell'istituto, minacciata appunto dall'ex provveditorato, ma l'intera gestione dell'attuale dirigente Vittore Pecchini. «Poco chiara e imperniata da un conflitto d'interessi» come viene descritta da un genitore che critica il preside per non aver perorato con forza la causa dello storico liceo veneziano, «a favore di altri istituti sotto la sua direzione». Ma Pecchini ha più volte ribadito che per lui tutte le scuole sono uguali e hanno pari diritto e che se l'organico stabilito a livello provinciale è quello, l'accorpamento delle classi diventa una necessità organizzativa in tutte le scuole, senza distinzione. Al di là appunto dell'accorpamento uno dei punti più gravi, secondo le rsu dell'istituto è rappresentato dal fatto che la contrattazione d'istituto sia ferma da mesi, privando così i docenti di informazioni fondamentali sull'organico e su eventuali esuberi.
LE ALTRE ACCUSE
Un'altra accusa pesante è quella relativa «all'occultamento della documentazione istituzionale inerente alla richiesta degli spazi per il liceo musicale», spazi che l'ex reggente Roberto Sintini aveva dato per certi a luglio 2018 emanando una circolare in cui si parlava di un «imminente trasferimento del liceo musicale» presso la struttura dell'ex primaria 25 aprile di Sacca Fisola. Di questo trasferimento, che a detta di molti docenti risolverebbe il problema degli spazi a Palazzo Bollani e della mancata attivazione di molti laboratori, non se ne è più parlato nell'arco di tutto l'anno scolastico. Fino a quando è arrivata la doccia fredda degli accorpamenti e della necessità di creare superclassi da 25 studenti.
«La mancanza di trasparenza dell'attuale dirigenza ha avuto gravi ricadute sulla didattica - si legge sul volantino dello sciopero - La dirigenza opera in una quotidiana forma autocratica di processi decisionali che risulta alimentare i conflitti interni, soprattutto tra i docenti dei diversi indirizzi dell'istituto (artistico, classico e musicale) anziché eliminarli. L'istituto ormai vive in uno stato di conflittualità interna che non permette di lavorare con serenità». I docenti, non sentendosi garantiti e rappresentati, chiedono quindi una dirigenza imparziale, equilibrata e adeguata alla complessità dell'istituto e di superare il clima che li vuole gli uni contro gli altri. L'appuntamento è quindi mercoledì mattina alle 9 in campo Santa Margherita andando poi in corteo fino a Via Forte Marghera, dove ci sarà un sit-in davanti all'Ufficio scolastico regionale.
Alice Carlon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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