La criminologa su Federica: «Psicosi e non depressione»

La criminologa su Federica: «Psicosi e non depressione»
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Venerdì 24 Aprile 2015, 06:09
Scelta tattica per evitare l'ergastolo o confessione fatta in preda ai sensi di colpa? Il caso di Federica Boscolo Gnolo continua, com'è inevitabile, a fare discutere.
Da Londra trapela un dettaglio non trascurabile: Federica avrebbe ammesso di essere responsabile della morte della bambina e dell'occultamento del corpicino, ma non ha confessato l'omicidio. In pratica è stata lasciata aperta la porta verso scenari che possono andare dal tragico incidente al raptus. «Ci sono due possibilità - ha spiegato ieri la nota criminologa Imma Giuliani durante la puntata di ieri della trasmissione televisiva UnoMattina su RaiUno - o la difesa ha consigliato alla Boscolo di confessare per poi puntare tutto sulla depressione o psicosi post parto, oppure la giovane ha metabolizzato con il passare delle settimane l'accaduto e si è voluta liberare di questo peso ammettendo tutto, senza però entrare nei dettagli. Quel che è certo è che stiamo parlando di una persona che non è sana dal punto di vista psicologico. Si parla di depressione, ma in questo caso credo sia più giusto ipotizzare una psicosi post parto».
La depressione post parto colpisce un numero altissimo di donne: ben 8 su 10, ma, in genere, sparisce dopo alcune settimane. Per Federica, forse, non è stato così. Sarà il giudice a stabilirlo dopo che avrà analizzato il parere dei medici che, nelle prossime settimane, visiteranno la trentunenne.
«C'è la possibilità - sostiene Cinzia Tania, giornalista e scrittrice - che il giudice non creda alla mancanza di lucidità della ragazza. L'aver fatto sparire i vestiti della piccola, essere uscita dall'albergo con un trolley per occultare il corpo della bambina, aver simulato inizialmente un rapimento, potrebbero essere interpretate come azioni lucide e la confessione come il tentativo estremo di scampare all'ergastolo».
La depressione post parto a Chioggia viene tenuta in forte considerazione dal personale dell'Asl. L'ospedale, dal primo di gennaio di quest'anno, propone a tutte le future mamme la possibilità di utilizzare l'ambulatorio dell'accoglienza. Le donne vi accedono gratuitamente e qui possono incontrare diverse professionalità, tra cui anche una psicologa. Un servizio che ha, tra i vari scopi, proprio quello di intercettare possibili casi di depressione che vengono subito segnalati ai servizi sociali del Comune.
Federica Boscolo Gnolo ha partorito però due mesi prima dell'attivazione del servizio ed ha comunque passato gran parte della sua gravidanza nella capitale inglese.
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