Campocroce sicura sfila in auto e rivendica legittimazione dal Comune

Campocroce sicura sfila in auto e rivendica legittimazione dal Comune
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Domenica 22 Ottobre 2017, 05:01
MIRANO
«Le ronde? Sono una provocazione. Ma il nostro comitato ha una storia, pretendiamo di essere ascoltati». Con i cartelli «sindaco non ignorarci» e «vogliamo più sicurezza» una quarantina di persone del Comitato Campocroce sicura ha sfilato su 30 auto, fino in centro a Mirano. La manifestazione è stata organizzata dopo l'ondata di furti subìti dai residenti di Campocroce una ventina di giorni fa; ma al centro della polemica c'è anche la mancanza di dialogo tra l'Amministrazione e il Comitato. La sindaca Maria Rosa Pavanello ha infatti ricordato che le ronde promosse dal gruppo non sono «regolari né autorizzate dalle forze dell'ordine» e ha invitato i componenti del Comitato a confluire nel sistema di Controllo di vicinato, associazione autorizzata a organizzare gruppi per il presidio dei quartieri da un protocollo della Prefettura siglato da moltissimi Comuni, tra i quali Mirano. «Ma noi esistiamo da molto più tempo e siamo già organizzati - replicano Gaetano Ferrieri e Annalisa Zangrando a nome del Comitato -, perché dovremmo entrare a far parte di un'altra associazione che a Mirano è operativa da poco?». La loro attività, dicono, non consiste in vere e proprie ronde. «Facciamo un giro del quartiere per vedere come stanno i vicini e per controllare se ci sono movimenti sospetti, non vogliamo difenderci da soli» aggiungono. Il messaggio è stato lanciato con la carovana di auto che venerdì sera ha attraversato Campocroce, Zianigo, Scaltenigo, Ballò, Vetrego e ha raggiunto Mirano per lasciare i cartelli davanti al municipio. Con i residenti anche i consiglieri di minoranza del centrodestra. «I cittadini - aggiungono Zangrando e Ferrieri - chiedono solo più sicurezza, più telecamere, più illuminazione». Ma Pavanello ha parlato chiaro: l'associazione del Controllo di vicinato è «l'unica realtà di controllo di quartiere autorizzata da Prefettura e forze dell'ordine. Il comitato di Campocroce deve affidarsi alle vie regolari». Sul tema è intervenuta anche la consigliera Maria Giovanna Boldrin: «Il Controllo di vicinato, regolato, riconosciuto nonché legalizzato è certamente importante. Ma evidenzio come il protocollo di intesa sia stato firmato solo nell'aprile 2017. Nel comune di Mirano, soprattutto nelle frazioni, i cittadini hanno sentito la necessità di aggregarsi e i comitati di sicurezza sono nati a Mirano ben prima del Controllo di vicinato e non certamente non contro a quest'ultima associazione legalizzata. La sicurezza va garantita dalle forze dell'ordine ma può essere potenziata anche con il contributo dei cittadini che non è detto debba avvenire solo attraverso il Cdv».
M.Fus
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