Parlare dell’Europa per rafforzare il ponte culturale fra Italia e Francia

A Roma, lo scorso 13 giugno, un incontro per dialogare sulle sfide dell’Unione Europea e delineare le linee future

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con LUISS - LIBERA UNIVERSITÀ INTERNAZIONALE DEGLI STUDI SOCIALI GUIDO CARLI

Francia e Italia, fin dalla fondazione dell’Unione Europea, hanno sostenuto e veicolato una particolare visione dell’Europa basata sui principi della condivisione e dello scambio. I due Paesi, pertanto, si configurano a pieno titolo come pilastri portanti e vivi del progetto, chiamati a un confronto continuo e proficuo. Proprio in virtù di questo legame ha avuto luogo l’incontro “Italia e Francia: insieme per affrontare le grandi sfide europee”, la sesta edizione dei “Dialoghi Italo-Francesi per l’Europa”: un’iniziativa ideata da Paola Severino, Vice Presidente della Luiss Guido Carli e lanciata nel 2018 dalle Università Luiss Guido Carli e Sciences Po, in collaborazione con The European House – Ambrosetti. L’evento si è svolto il 13 giugno 2023 nel campus della Luiss Guido Carli, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e del Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron. Moderati da Maria Latella, hanno introdotto i lavori Vincenzo Boccia (Presidente Luiss), Andrea Prencipe (Rettore Luiss), Emanuela D’Alessandro (Ambasciatore della Repubblica Italiana in Francia) e Christian Masset (Ambasciatore della Repubblica Francese in Italia).

In prima linea nella cooperazione tra Italia e Francia

«Abbiamo parlato di tutti quei temi che possono interessare la crescita dell’Europa – racconta la Vice Presidente Luiss Paola Severino –, come la transizione energetica, la mobilità accelerata e il tema dello spazio, per la prima volta. Abbiamo voluto lanciare un manifesto per l’Europa e rendere stabili e fruibili alcuni temi, almeno fino al prossimo anno». Prosegue Severino: «I Dialoghi Italo-Francesi rappresentano un’importante occasione di confronto sulle prossime sfide che l’Unione Europea sarà chiamata ad affrontare, anche alla luce delle profonde trasformazioni che si rifletteranno sugli aspetti socio-economici dei due Paesi e dell’intera Europa. Luiss e Sciences Po sono in prima linea nell’offrire il proprio contributo a questo processo di rafforzamento degli scambi economici, diplomatici e culturali tra Italia e Francia partendo dai programmi che ogni anno permettono a migliaia di ragazzi di viaggiare e studiare all’estero, coltivando i valori dell’integrazione, della cultura e della cittadinanza europea. Ma insieme abbiamo già realizzato molto di più, visto che il Trattato del Quirinale cita i nostri Dialoghi come esempio delle politiche di cooperazione tra i nostri Paesi. L’avere ricevuto quest’anno l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana e del Presidente della Repubblica francese aggiunge un motivo di orgoglio per chi, come noi, ha intrapreso e da sempre creduto in questo progetto. Da quest’anno, infine, grazie al finanziamento di BNL-BNP sarà attivata una cattedra di insegnamento universitario Italo-Francese, a testimonianza della solidità del ponte culturale che abbiamo lanciato». Numerosi e ricchi di contenuti gli argomenti trattati e le personalità intervenute, attraverso una serie di panel tematici votati alla riflessione e alla discussione costruttiva, al termine della quale la Professoressa Severino ha lanciato l’idea di creare un “Manifesto per l’Europa”, raccogliendo i preziosi contributi di idee delle sei edizioni dei Dialoghi.

Una relazione in nome della condivisione

Il primo panel, dedicato alle grandi sfide europee, ha visto parlare Veronica De Romanis (Professoressa di Politica Economica Europea alla Università Stanford University Firenze e alla Luiss) e Arancha González Laya (Dean, Paris School of International Affairs, Sciences Po), mentre nel secondo, incentrato sugli scambi bilaterali per un’Europa più competitiva, sono intervenuti Giuseppina Di Foggia (CEO Terna), Valerio De Molli (Managing Partner & CEO The European House - Ambrosetti) e Xavier Ragot (Presidente Observatoire Français des Conjonctures Economiques – OFCE). Dalle parole dei relatori è emerso un profondo sentimento di cooperazione, interscambio, partnership e comunione di intenti, tutti aspetti che confluiscono nell’istituzione delle doppie lauree, strumenti accademici forti e inclusivi che offrono agli studenti un'opportunità unica per sviluppare capacità e competenze ad ampio respiro: «I Dialoghi Italo-Francesi – ha infatti dichiarato il Direttore di Sciences Po Mathias Vicherat – sono al centro dell’ambizione di Sciences Po, Università internazionale aperta al mondo, di rendere l’Europa una delle priorità del suo lavoro di insegnamento e di ricerca. L’Italia è un Paese con cui la nostra istituzione ha rapporti privilegiati, abbiamo appena creato una doppia laurea con Luiss. Sciences Po ha ora cinque doppi diplomi e una dozzina di partenariati con le principali università italiane».

Sottolinea l’importanza del dialogo e della condivisione Christian Masset, Ambasciatore della Repubblica Francese in Italia, evidenziando come «Francia e Italia hanno un’ampia consapevolezza dei propri interessi comuni e delle convergenze che determinano iniziative e una visione condivisa nel contesto europeo», a cui fa eco Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti: «Francia e Italia hanno una relazione bilaterale forte e cruciale per il progetto comunitario nel suo complesso. Insieme costituiscono la terza realtà economica a livello mondiale, il primo attrattore di flussi di Investimenti Diretti Esteri in UE, sono partner commerciali naturali e leader globali in settori di eccellenza e distintivi tra cui l’agrifood, la nautica, l’aeronautica, la moda, la cultura e il turismo». I panel successivi si sono concentrati sulla sicurezza in Europa (spazio, difesa e tecnologia), con gli interventi di Enzo Benigni (Presidente e CEO Elettronica), Stéphane Israël (CEO Arianespace) e Stefano Pontecorvo (Presidente Leonardo); sulla mobilità come ponte tra Paesi, con la presenza di Vincenzo Nunziata (Presidente Aeroporti di Roma – ADR), Eléonore Tramus (Direttrice Generale Air France-KLM East Mediterranean) e Maurizio Bufalino (Vice Direttore aggiunto Italia, Tunnel Euralpin Lyon Turin – TELT), mentre hanno concluso i lavori, in videomessaggio o in video collegamento, il Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni, il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Ministro francese dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale Bruno Le Maire. La chiusura è stata affidata a Paola Severino e Mathias Vicherat.

Policrisi ed energia: l’atteggiamento allineato o ambivalente dei cittadini

L’evento è stato inoltre l’occasione, per IPSOS Italia, di presentare l’indagine “Due Paesi allo specchio: Francia-Italia”, in collaborazione con Edison, sulla posizione dei cittadini francesi e italiani su temi economici, energetici e politici. Lo studio è stato commentato da Nando Pagnoncelli (Presidente IPSOS Italia) e Marc Lazar (Professore Emerito Sciences Po e titolare della cattedra BNL-BNP Paribas “French and Italian Relations in Europe” alla Luiss) a cui è seguita una tavola rotonda con Nicola Monti (CEO Edison), Stefano Buono (CEO Newcleo) e Renato Ravanelli (CEO F2i).

Pagnoncelli fotografa così la situazione: «L’indagine, giunta alla quinta edizione, ha fatto registrare la conferma di atteggiamenti più positivi che i cittadini francesi esprimono nei confronti degli italiani, sebbene tra questi ultimi siano significativamente migliorate le valutazioni nei confronti dei transalpini. L’opinione pubblica dei due Paesi sta reagendo allo stesso modo alle cosiddette policrisi (Covid, inflazione, conflitto in Ucraina e crisi energetica), mentre tra gli italiani si osservano aspettative più elevate riguardo alla transizione energetica e una maggiore apertura alle fonti di energia rinnovabile, alle comunità energetiche e all’acquisto di mezzi elettrici. Le opportunità di collaborazione tra i due Paesi sono salutate con grande favore dai cittadini e proprio per questo appare necessario comunicare adeguatamente i progetti comuni e i vantaggi reciproci».

Monti dal canto suo entra nel merito della tematica energetica affermando che «quest’anno circa la metà dei partecipanti al sondaggio IPSOS identifica come prioritario l’investimento nelle rinnovabili e nella transizione energetica, insieme all’impegno per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Edison è impegnata in questo senso con un piano di investimenti concreto da 10 miliardi di euro al 2030 per la decarbonizzazione del Paese».

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web dell’Università all’indirizzo www.luiss.it.