Valle Santa in festa per gli ottocento anni del presepe di San Francesco

Continuano gli appuntamenti per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale nella provincia di Rieti: non mancano infatti le occasioni per riscoprire il paesaggio, ma anche la storia e la religiosità di un territorio che vuole proiettare al futuro le proprie secolari tradizioni

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con COMITATO NAZIONALE GRECCIO 2023

La tradizione vuole che nel 1209 San Francesco si sia recato per la prima volta nel borgo di Greccio riuscendo a mettere fine alle calamità naturali che in quel periodo stavano affliggendo il territorio. Qualche anno dopo, San Francesco si reca in viaggio in Palestina e, al suo ritorno, decide di voler celebrare la nascita di Gesù con una rievocazione, scegliendo un borgo che gli ricordasse Betlemme: la preferenza ricade proprio su Greccio. Complice una stretta amicizia con un nobile locale, Giovanni Velita, San Francesco individua un luogo immerso nella natura, dove dar vita alla rivisitazione.

Il 24 dicembre 1223 viene così realizzato il primo presepe della storia in questo ridente paese incastonato tra le rocce a 700 metri d'altezza. Il borgo di Greccio è un mix di natura e spiritualità: il paese regala vie e vicoli ricchi di storia e arte: ne sono un esempio la Chiesa di San Michele Arcangelo e la Cappella di San Francesco e, proseguendo attraverso affascinanti sentieri immersi nei boschi, a circa 1200 metri sul livello del mare si trova La Cappelletta che, dal 1712, sorge nel luogo della prima dimora di San Francesco.

 

Greccio 2023, gli appuntamenti proseguono fino a Natale

Proseguono quindi i festeggiamenti per gli ottocento anni dal primo presepe di Greccio iniziati nel Natale dell'anno scorso e che si protrarranno per tutto il 2023. Un calendario ricco di appuntamenti organizzati in tutta la zona, patrocinati dal Ministero della Cultura, che vanno ad aggiungersi alla grande mostra a Palazzo Dosi Delfini di Rieti, "Maria Lai. Il pane del cielo". Organizzata dall'Associazione Mus.e con l’apporto di Sergio Risaliti, direttore del Museo del Novecento di Firenze e realizzata con l'Archivio Lai, la mostra – a ingresso libero - racconta i grandi temi del sacro contemporaneo e l’incanto delle materie povere in simboli forti come il presepe, la Via Crucis, la tavola liturgica. Viene esposta per la prima volta in Valle Santa e che successivamente si sposterà a Roma, in Vaticano, in collaborazione con il Dicastero Cultura Educazione della Santa Sede.

Come ricordato da Mario Turetta, Segretario Generale del Ministero della Cultura, quest’anno “si punterà a lasciare eredità permanenti e infrastrutturali per il territorio” come, ad esempio, gli interventi di manutenzione che verranno attuati al Santuario di Greccio per renderlo accessibile a tutti. Quattro, infatti, i milioni stanziati dal Ministero della Cultura destinati alle opere e interventi infrastrutturali, ma anche a eventi che includano la partecipazione di famiglie, comunità e associazioni della zona, in un contesto che prevede un ricco programma di celebrazioni e anniversari, che unisce appuntamenti culturali capaci di valorizzare le tradizioni e bellezze di tutta la Valle Santa e della Sabina: un esempio è l’inedito Trekking sul Cammino di Francesco realizzato in collaborazione con la Cei – Federgat, che si svolgerà a settembre e sarà guidato da artiste contemporanee e sarà ispirato alla spiritualità di San Francesco.

Infine, è importante ricordare la grande tournée che coinvolgerà, a partire da ottobre, la nuova produzione di Ascanio Celestini, "L'asino e il bue".  Uno spettacolo dedicato al Presepe di Greccio e alla vita di San Francesco, creato attraverso un lavoro paziente di interviste, visite e incontri con gli abitanti della Valle. Dopo l'anteprima, che si terrà a ottobre a Valle Santa, avrà luogo il debutto assoluto a Roma a metà novembre. Successivamente, partirà un lungo tour che toccherà Milano, Torino, Genova, Bologna e Firenze.

Dopo l’esordio a Betlemme, tra dicembre e gennaio, nuove produzioni internazionali di danza hanno debuttato a metà giugno sul “prato” di Greccio, e quindi toccheranno Roma e altre capitali europee, così come il nuovo lavoro di Ascanio Celestini prodotto in Valle Santa. “Da questo centro d’Italia – ricorda Paolo Dalla Sega, manager culturale di Greccio 2023 - parte un viaggio di questi grandi racconti, patrimoni, eredità da scoprire e ascoltare attorno alla lezione di Francesco: per un nuovo senso del sacro, contemporaneo e universale.”
 

Il presepe monumentale di Francesco Artese

Un'opera unica, creata dalla bravura e dal genio di diversi artisti: il presepe monumentale del maestro Francesco Artese è la più celebre rappresentazione di quest'arte tradizionale. Nella straordinaria cornice del Palazzo Papale di Rieti, tra splendidi Archi, il capolavoro racconta la vita della Valle Santa e sorge proprio a pochi chilometri dal luogo in cui San Francesco decise di commemorare la nascita di Gesù attraverso la prima, storica, rivisitazione della natività. L'opera d'arte trae spunto dalle narrazioni di Tommaso da Celano, che racconta proprio del Presepio di Greccio. Oltre settanta le statue realizzate dal maestro Vincenzo Velardita e vestite dalle sorelle Balestrieri: opere in terracotta, esclusive e preziose, che raccontano i costumi dell'epoca, dipinte da Rosa Ambrico e che risplendono in questo anno di celebrazioni. Per maggiori informazioni e aggiornamenti sui prossimi appuntamenti in calendario è possibile vistare il sito internet greccio-2023.com/.