Ristoratore muore in Sardegna in vacanza dalla figlia: Fabio Bortoluzzi stroncato da un malore improvviso

Muore in Sardegna in vacanza dalla figlia

Fabio Bortoluzzi stroncato da un malore improvviso
di Giuseppe Babbo
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Venerdì 8 Ottobre 2021, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 15:17

CAVALLINO-TREPORTI - Si è spento il giorno prima del suo 67esimo compleanno. Lutto a Cavallino-Treporti per la scomparsa di Fabio Bortoluzzi, spirato domenica scorsa all'ospedale di Cagliari dove era stato ricoverato in seguito ad un malore improvviso.
Imprenditore molto conosciuto in tutto il litorale, per molti anni ha gestito diverse attività. Nelle scorse settimane aveva raggiunto la figlia Federica nella zona di Oristano, in Sardegna, per trascorrere un periodo di vacanza e valutare un successivo trasferimento. Ma dopo pochi giorni dal suo arrivo ha accusato dei problemi di salute per i quali è stato necessario il ricovero in ospedale dove è spirato domenica sera per effetto di una serie di complicazioni.
Una notizia che dalla Sardegna è rimbalzata a Cavallino-Treporti, lasciando sgomente diverse persone. In tutto il comune Fabio era infatti molto conosciuto. Tra gli anni '70 e '80 ha infatti gestito il supermercato di Cavallino, dedicandosi poi alla gestione del bar Internazionale e in seguito del bar Garuda. E ancora del ristorante Alle Ginestre nella zona Ghetto a Ca' di Valle.
Sempre con la voglia di dedicarsi alla ristorazione, per alcuni anni ha gestito anche la pizzeria da Rino, un'enoteca e infine il ristorante Arcobaleno, portando in ogni gestione il suo carattere estroverso e la passione per il suo territorio.

Ed è stata per questa passione che è stato uno dei primi a intuire le potenzialità dei banchetti per i matrimoni e altre grandi cerimonie. «È stato un personaggio unico - ricordano gli amici - a tratti esuberante ma che ha cercato di darsi molto da fare, impegnandosi nel mondo della ristorazione. Ha avuto molte intuizioni che hanno permesso al settore di crescere».


Commosso il ricordo di Giorgio Ballarin, coordinatore del movimento civico, che ha affidato il suo pensiero ai social: «Di Fabio - scrive in un lungo post - rimane il ricordo di una persone innovativa e per certi versi esplosiva. Fu lui il primo a inventarsi nel mondo della gastronomia quando ancora questo settore era sconosciuto. Lui, Maestro d'Arte, ci avvicinò al mondo dei banchetti per i matrimoni. Anche lui ha avuto, come tanti altri, i suoi alti e bassi, ma indubbio è il suo merito di essere stato, un personaggio unico. Ci mancherà molto». A sottolineare il legame con il territorio, con il mondo della ristorazione e con gli amici è stata anche la figlia Federica: «Quando poteva - ricorda - dava tutto se stesso». Lascia anche il figlio Francesco. Come da suo desiderio, le sue spoglie riposeranno in Sardegna.

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