Vaccino Covid a Napoli, ripescati tutti gli «esclusi» dai dentisti ai farmacisti

Vaccino Covid a Napoli, ripescati tutti gli «esclusi» dai dentisti ai farmacisti
di Ettore Mautone
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Sono esaurite le dosi di vaccino in Campania ma ci sono ancora camici bianchi, pensionati e liberi professionisti (dentisti, fisioterapisti, titolari di parafarmacie e informatori) con il braccio teso a reclamare la prima puntura. Mentre tutte le aziende sanitarie, e i relativi punti vaccinali, hanno ieri raschiato il fondo delle fiale per recuperare qualche dose in più e domani si attendono le nuove consegne, il presidente della Regione Vincenzo De Luca risponde al pressing delle categorie e convoca per le vie brevi gli Ordini professionali. A fissare l’appuntamento, per stamattina alle 12, a Palazzo Santa Lucia, ci ha pensato per delega il direttore generale dell’Asl Napoli 2 Antonio D’Amore che si è messo in contatto con Silvestro Scotti presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Franco Ascolese, vertice dell’Ente che rappresenta 19 professioni sanitarie, e Ciro Carbone, a capo dell’Ordine delle professioni infermieristiche. Vincenzo Santagada, presidente dei Farmacisti, ha invece contatti diretti con i manager in quanto titolari e dipendenti delle farmacie territoriali sono già in corso di vaccinazione. «Per noi si tratta di una svolta frutto di un lungo e certosino lavoro di coordinamento - avverte Sandra Frojo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Napoli - il nostro presidente Scotti a più riprese si è fatto sentire per chiedere la vaccinazione dei colleghi libero professionisti medici e odontoiatri finora esclusi. La lucidità e il lavoro di squadra si rivelano punti di forza per tutelare con efficacia le nostre categorie. Quando si è uniti i risultati si vedono». «Tengo a precisare - aggiunge Scotti - che nell’ambito della libera professione ci si riferisce non solo agli iscritti all’albo degli Odontoiatri ma anche ai colleghi di area medico-chirurgica, pensionati inclusi, che a prescindere dal loro ruolo contrattuale sono deontologicamente obbligati a prestare soccorso o cure d’urgenza ai malati. Del resto molti medici pensionati continuano ad avere uno studio in cui ricevono pazienti. La priorità va data alla categoria degli operatori sanitari non al loro ruolo contrattuale». 

 

Un discorso che vale anche per le altre categorie: «Come Ordine delle professioni sanitarie - aggiunge Ascolese - siamo a disposizione della Regione per segnalare i nominativi dei tanti colleghi titolari di contratti libero professionali, di partita Iva o di contratti atipici e a progetto che lavorano sui pazienti ogni giorno, che sono in prima linea e vogliono vaccinarsi. È anche un’occasione per stabilire una più stretta collaborazione per il prosieguo delle immunizzazioni che, non dimentichiamolo, presuppongono una seconda tornata.

Servono, soprattutto a Napoli, modalità più ordinate e distribuite su più punti. Noi abbiamo fornito gli iscritti con tessere elettroniche con cui è possibile implementare con un semplice lettore di Qr code le anagrafiche di ciascuno. Sistema che potrebbe tornare utile per vaccinare tutti senza eccessivi affanni».

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«Anche noi abbiamo appreso con soddisfazione e apprezzamento - conclude Ciro Carbone - che l’appello lanciato giorni fa dall’Ordine degli Infermieri è stato accolto. Gli infermieri liberi professionisti sono esposti e corrono gli stessi rischi, se non maggiori, dei colleghi impegnati negli ospedali e nelle cliniche». L’Ordine dei farmacisti di Napoli, per iniziativa del presidente Vincenzo Santagada, sin dal 24 novembre ha fatto richiesta ai manager delle tre Asl di considerare la categoria prioritaria. «La Asl Napoli 2 nord - spiega Santagada - domani avrebbe ultimato la vaccinazione a tutti i nostri colleghi. Le procedure, per l’esaurimento delle scorte, riprenderanno il 13 e il 14. Anche la Napoli 3 ha già iniziato e finirà la prossima settimana mentre la Napoli 1 ha completato il reclutamento tramite la piattaforma informatica su cui occorre inserire i dati dei titolari e dei collaboratori oltre che del personale dipendente non laureato e dovrebbe iniziare questa settimana. Il problema resta con i colleghi delle parafarmacie (iscritti all’Ordine e gli informatori che non hanno obbligo di iscrizione). Stiamo discutendo con i manager per recuperarli in coda». 

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