Ugo Russo, cancellato (solo a metà) lo sfregio sulle pareti di Santa Lucia

Ugo Russo, cancellato (solo a metà) lo sfregio sulle pareti di Santa Lucia
di Luigi Sabino
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Martedì 6 Aprile 2021, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 18:35

È stato rimosso, ieri mattina, l'altarino che qualcuno aveva dedicato a Ugo Russo in via Santa Lucia. A due giorni di distanza dalla segnalazione de Il Mattino, personale della Napoli Servizi, insieme agli agenti della Polizia Municipale, coordinati dal capitano Giuseppe De Martino, sono intervenuti per eliminare la commemorazione abusiva che qualcuno aveva allestito in memoria del quindicenne ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina. Su uno dei cartelloni pubblicitari del Comune, infatti, erano stati affissi due poster di Ugo mentre ai piedi della struttura in metallo era stato lasciato un collage di fotografie del ragazzo, circondato da mazzi di fiori. 

 

A completare l'improvvisato altarino di via Orsini, strada in cui il ragazzo fu ucciso, numerosi messaggi, tra cui la scritta «Ugo vive», tracciati sui muri adiacenti.

Una commemorazione che, negli ultimi tempi, era diventata meta di veri e propri pellegrinaggi da parte non solo di amici e parenti del quindicenne ucciso ma anche di numerosi altri visitatori' con buona pace dei residenti per nulla contenti, invece, di quanto stava accadendo sotto i loro occhi. Una polemica resa ancora più aspra dopo che lo stesso personale della municipalizzata, nelle scorse settimane, aveva provveduto a coprire tutte le altre affissioni abusive sui tabelloni della zona. L'unica che, invece, era rimasta ben visibile era proprio la gigantografia di Ugo Russo. Una «svista» che qualcuno ha ipotizzato fosse frutto del timore di incappare in ritorsioni da parte di chi quell'altarino estemporaneo l'aveva creato. 

Ieri mattina, quindi, la «correzione» ad opera della Napoli Servizi e dei vigili. Fogli bianchi sono stati incollati sulla gigantografia di Ugo e sulle scritte che la circondavano mentre i fiori e le altre immagini del quindicenne sono stati portati via. Un intervento su cui si è espresso anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. «Finalmente - scrive Borrelli - sono state cancellate le scritte che deturpavano alcune pareti dei palazzi di Santa Lucia proprio nel punto dove Ugo Russo è morto e dove, in tanti, hanno ben pensato di imbrattare i muri con scritte, altarini e graffiti in ricordo del baby rapinatore rimasto ucciso nel corso di una rapina che aveva tentato ai danni di un carabiniere in borghese». Nella zona come aveva raccontato il Mattino c'era stato un intervento pubblico contro gli abusi risparmiando incredibilmente l'area «dedicata» al giovane rapinatore. 

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Sembra ormai essere diventata una lotta. Murale e altarini vengono eretti nottetempo, poi interviene lo Stato a rimuoverli. Ma c'è chi non si arrende: ed ecco rispuntare scritte, graffiti, manifesti e nuovi disegni inneggianti ai baby-rapinatori uccisi mentre commettevano rapine. Di qui l'appello di Borrelli: «Combattere la camorra, la malavita - prosegue il consigliere regionale - significa anche questo, non lasciare che questi soggetti si approprino della città. Le mura dei palazzi non devono diventare manifesti per inneggiare alla criminalità. La lotta per la legalità passa anche da qui. Certo, la copertura delle scritte è solo un primo passo, in questo caso molto approssimativo ed esteticamente brutto, ma necessario. Aspettiamo la riqualificazione completa che riporti decoro nel quartiere. Chiedo al prefetto, alla questura, al comune di Napoli che si continui senza sosta alla rimozione di tutti gli altarini e i murales eretti o dipinti dalla criminalità organizzata, davanti a tali atti di prepotenza le istituzioni non possono assolutamente arretrare». 

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