La truffa delle vacanze sul web: offerte speciali e centinaia di denunce

La truffa delle vacanze sul web: offerte speciali e centinaia di denunce
di Giuseppe Crimaldi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Agosto 2021, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Vacanze, la truffa corre sul web. L’estate 2021 passerà alle cronache non solo come la stagione in cui, dopo la sospensione del lockdown, c’è stato un boom di prenotazioni e la ripresa delle attività turistiche, ma anche come l’anno che ha fatto registrare, anche a Napoli, un picco di denunce da parte di chi ha visto dissolversi il progetto di un viaggio sognato da tanto tempo. Ed è record di truffe online per chi ha scelto di cimentarsi con la prenotazione “fai da te” della vacanza. 

Stando ai dati di Airbnb, stiamo assistendo ad un ritorno alla villeggiatura: le prenotazioni sono aumentate dal 33% nell’estate 2019 al 53% per quella attuale, mentre il turismo rurale è passato da un 21% nel 2019 al 37%.

Oggi in materia di offerte turistiche sul web registriamo qualcosa come cinque milioni e mezzo di annunci e offerte disponibili sulla rete. Un’enormità. Proprio nelle pieghe di questi grandi numeri che si insinuano i rischi e si nascondono i truffatori. 

Secondo l’Osservatorio multicanalità del Politecnico di Milano e da Nielsen, quello dei viaggi è il settore più utilizzato dal digitale: quasi 7 utenti su 10, il 65%, acquista una vacanza esclusivamente online oppure alternando online e offline. È ancora presto per stilare bilanci, bisognerà attendere la fine di settembre: eppure appare significativo l’aumento delle truffe commesse via web. Nel 2020 con lo scoppio della pandemia le segnalazioni per reati informatici al Commissariatodips.it della Polizia Postale e delle Comunicazioni erano cresciute del 142% rispetto all’anno precedente.

La maggioranza dei casi denunciati da chi rimane vittima di un raggiro in rete è costituito dalle case vacanza: un settore che assomiglia ad un immenso acquario nel quale non è difficile imbattersi in più di qualche squalo.

Video

L’annuncio su una pagina web “civetta”, corredato peraltro da foto suggestive del luogo, era allettante: «Panarea, località Iditella: villa in stile eoliano con terrazza e giardino, due camere da letto matrimoniali, salone arredato, cucina e due bagni, wi-fi. Vicinissima al mare con vista su Stromboli. Prezzo: 150 euro al giorno». Un vero affare. Peccato però che dopo aver richiesto la caparra siano svaniti nel nulla il locatore, la pagina con il sito dedicato e, soprattutto, i mille euro dati in acconto.

Fate sempre molta attenzione anche agli annunci di chi posta messaggi simili: «Professionista di recente trasferitosi all’estero offre solo per i mesi estivi residenza al mare in Sardegna», o ancora quando l’host (ospite) riesce davvero a creare un annuncio su Airbnb, ma poi vi propone «per comodità» di continuare la conversazione per posta elettronica o via whatsapp. Il tempo di chiedervi un paio di cose sul vostro arrivo e vi manderà un’altra email informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto, ovviamente ad un sito clone, molto simile ad Airbnb a un occhio poco esperto. 

Evitate accuratamente di acquistare biglietti ferroviari o aerei online, se non siete più che sicuri della fonte alla quale vi state rivolgendo. L’utilizzo fraudolento dei dati delle carte di credito per l’acquisto illegale di biglietti aerei, oltre a causare danni economici ingenti alle compagnie aeree e agli istituti finanziari coinvolti, è una frode che nasconde altri crimini perché può essere utilizzato per favorire l’immigrazione clandestina, la tratta di esseri umani e il traffico di droga. Specialisti di tali frodi sono gruppi criminali riconducibili addirittura al gruppo mafioso nigeriano delle “Black Axes”.

Sul sito della polizia di Stato curato dalla Polposta troverete tutti i consigli utili per non cadere nella rete delle truffe online. Non pagate mai direttamente con bonifico. Se vi viene proposto di inviare una caparra, non fidatevi: è contrario ai termini del servizio di Airbnb. Pagate esclusivamente attraverso il sito. Diffidate da chi vi propone di lasciare Airbnb per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto. Occhio a link condivisi via email o da altri siti. Diffidate da chi vi contatta tramite un sito di annunci dell’usato o un portale immobiliare generico dicendo di affidarsi ad Airbnb. C’è il rischio che vi condividano un link ad un sito fasullo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA