Covid a Napoli: Loreto Mare senza personale, i posti letti restano inutilizzati

Covid a Napoli: Loreto Mare senza personale, i posti letti restano inutilizzati
di Melina Chiapparino
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Venerdì 16 Ottobre 2020, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 07:00

Il numero dei ricoveri Covid è in aumento ma i posti in Terapia Intensiva e Sub Intensiva mancano. In pratica, sulla carta ci sono, ma non vengono attivati e non c’è possibilità di accogliere i pazienti. Succede al Loreto Mare, convertito in “Covid Hospital” durante l’esplosione della pandemia e riattivato a fine agosto, dopo la sospensione estiva dell’assistenza specifica per Sars-Cov2 sostituita da reparti per lunga degenza. Ora che la necessità di cure ad alto impatto sta diventando sempre più necessaria, il presidio di via Vespucci non funziona a pieno regime. 

Dopo la sua conversione in Covid Center, nel presidio sono stati attivati 10 posti di terapia intensiva che oggi non sono attivi ma che, in piena emergenza, erano sempre al completo. Attualmente, oltre alla mancata apertura del reparto per intubare gli ammalati e fornire cure intensive, mancano anche 10 posti in Terapia Sub Intensiva che, sulla carta, avrebbe dovuto accogliere 20 degenti e che, invece, dispone solo di 10 posti letto. Infine, il reparto Covid ordinario, distribuito sui quattro piani dell’edificio, è l’unico che ha registrato un lieve incremento delle disponibilità passando da 30 a 40 posti letto. Il paradosso è che a distanza di 5 mesi, il Covid Hospital non ha la Terapia Intensiva: manca il personale, soprattutto gli anestesisti. «Ho difficoltà nella stesura dei turni fin dalla prima settimana di ottobre» si legge in una lettera scritta dai dirigenti del reparto alla direzione, sottolineando che gli anestesisti sono 6, altri 2 andranno in pensione tra pochi giorni e per far funzionare il presidio, ce ne vorrebbero almeno il doppio. 

 

La necessità di implementare il personale è la conseguenza della riduzione del numero di infermieri, operatori socio sanitari e anestesisti in seguito alla sospensione del Covid center nei mesi estivi. In un documento sottoscritto dai sindacati Cisl Fp e Uil Fp vengono segnalate «gravi carenze del personale». «Trovandoci con un trend di contagi in risalita – si legge nella nota - non comprendiamo il motivo per cui invece di incrementare le risorse del presidio si assiste a un costante e inspiegabile stillicidio di personale verso altri presidi».

Poi gli anestesisti. «Bisognerebbe convogliarli nei centri Covid, basti pensare che il Vecchio Pellegrini dispone di 13 anestesisti, il San Paolo di 9 e il San Giovanni Bosco di 19 - spiega Vittoriano L’Abate dell’associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani - altre soluzioni sono incentivare le attività in convenzione e bloccare le attività di elezione». 

I vertici manageriali dell’Asl Napoli 1 non nascondono le criticità del Covid Hospital del Loreto Mare a causa «dall’impegno del personale ospedaliero per garantire l’offerta sanitaria di tutta l’azienda» spiega Ciro Verdoliva, direttore dell’Azienda sanitaria partenopea che assicura una soluzione in tempi brevi. «È arrivato il momento di concentrare tutte le risorse per potenziare l’assistenza Covid – aggiunge - abbiamo già provveduto al mandato per assumere ogni categoria di personale ospedaliero dalle graduatorie di altre aziende e dalla mezzanotte del 16 ottobre, fino a nuova disposizione, abbiamo disposto la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici». Ovviamente faranno eccezione «i ricoveri con carattere di urgenza non differibili e quelli per pazienti oncologici ed oncoematologici medici e chirurgici». L’obiettivo assicurato dal manager è attivare a pieno regime il Loreto Mare «entro la fine della settimana prossima». 

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