Napoli Centrale, apre la nuova food hall nella stazione: così piazza Garibaldi cambia volto

Napoli Centrale, apre la nuova food hall nella stazione: così piazza Garibaldi cambia volto
di Paolo Barbuto
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Venerdì 17 Settembre 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 16:12

Quattordici insegne della ristorazione, 200 nuovi posti di lavoro, 4000 metri quadri di spazio recuperato e restituito alla fruizione della città e dei viaggiatori: alla stazione centrale di Napoli è stata inaugurata la nuova food hall. Uno spazio che proietta lo scalo napoletano verso gli standard delle grandi stazioni europee; una scommessa che proprio qui, all'ombra del Vesuvio, ha un sapore particolare: l'avveniristico spazio da un lato s'apre verso i binari, dall'altro su Corso Novara. Chi conosce la città sa perfettamente qual è, anzi qual era, lo stato di quel pezzetto di strada che si affianca alla stazione: relegato al degrado e all'abbandono. La nascita dei nuovi spazi servirà anche e soprattutto a restituire dignità a quella strada per la quale sono stati promessi agli investitori anche controlli costanti da parte delle forze dell'ordine e pulizia puntuale.

Insomma, non è semplicemente la stazione ferroviaria che diventa più bella, è un intero pezzo di città che viene rinnovato, recuperato, restituito alla gente: «Non solo una vetrina di eccellenze locali e del buon mangiare, ma soprattutto un intervento che contribuisce ad unire, migliorare e sviluppare il tessuto urbano che la circonda», ha detto, fra l'altro, Alberto Baldan, amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail. 

Ieri mattina l'inaugurazione.

C'erano addetti ai lavori e personalità della politica locale che hanno spiegato l'importanza dell'evento, eppure la reale portata di quel che sta accadendo la si poteva leggere solo negli occhi dei ristoratori e dei loro staff. Quei duecento nuovi posti di lavoro generati dalla sfavillante food hall hanno smesso d'essere semplicemente un numero quando sulla soglia dei locali si sono materializzati cuochi, camerieri, addetti: occhi lucidi d'emozione, risate contagiose, frenesia da primo giorno. Ecco, ci perdoneranno amministratori delegati, assessori e architetti, però il vero scintillìo della nuova food hall della stazione centrale è quello delle persone che lavoreranno lì dentro e che, lo si legge nei loro occhi, sono orgogliose di quel che fanno.

Nella struttura sono già in funzione quattordici insegne, eccole in rigoroso ordine alfabetico: Al Dente, Bottega Prosecco, Billy Tacos, Cuori di Sfogliatella, Fresco, Il Vero bar del Professore, MammaMia, Mc Cafè, Mc Donald's, Heineken Beers& Bar, Nonna Titti Road House, Scaturchio, ToastHouse. 

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Gli spazi oggi restituiti a nuova vita erano abbandonati da circa vent'anni. I primi tentativi di recupero risalgono a una decina d'anni fa, l'idea della creazione della food hall è scaturita alla fine del 2017, il progetto della grande trasformazione viene dallo studio d'architettura L22, l'inizio dei lavori risale al febbraio del 2020, giusto all'inizio della pandemia. 

Il racconto non rende merito alla bellezza dei luoghi ritrovati: sono stati conservati elementi storici della struttura che rendono merito al progetto della fine degli anni 50 del secolo scorso. L'area si sviluppa su due livelli, quello al piano dei binari pensato per una fruizione più fast, destinato a chi è in viaggio o arriva per lavoro e non può dedicare molto tempo al cibo, quello superiore con spazi progettati per una sosta a tavola più lunga, magari di fronte alle imprevedibili vetrate panoramiche che da un lato guardano il Vesuvio alle spalle dei binari, dall'altro s'affacciano su piazza Garibaldi che da lassù, senza il caos, appare in tutta la bellezza immaginata dall'archistar Dominique Perrault.

Al centro è stato conservato l'antico lucernario ideato dal 1959 dall'architetto Nervi: luce naturale che trascina lo sguardo verso il minuscolo giardino pensile oggi recuperato e ben tenuto.

 

Assieme ai tanti ristoratori emozionati e ai loro staff l'amministratore di Grandi Stazioni, Baldan; sul piccolo palco allestito all'inizio del muro artistico che racchiude foto di Totò, Sofia Loren, Massimo Troisi, hanno parlato gli assessori regionali Felice Casucci e Lucia Fortini, alla cerimonia hanno partecipato anche l'amministratore di Anm Nicola Pascale, il presidente di Bcc di Napoli e Amministratore di Napoli Holding, Amedeo Manzo e il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola: «In quest'area ci sono imprese che rappresentano l'eccellenza del nostro territorio, integrate con un'offerta internazionale del food - ha detto con orgoglio Fiola - si tratta di un segnale molto importante di ripartenza, che porta in dote 200 nuovi posti di lavoro, segno che l'intraprendenza dei privati è il vero volàno per lo sviluppo dei territori».

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