Biancani vs Baiocchi sui medici a gettone: volano gli stracci in Consiglio regionale

La sessione di bilancio ieri nell’aula del Consiglio regionale
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:32

ANCONA Sul nodo dei medici a gettone volano stracci nell’aula del Consiglio regionale. A dare fuoco alle polveri è il vicepresidente in quota Pd Andrea Biancani: «Basta con il far west delle esternalizzazioni e con i compensi triplicati. Per questo motivo ho presentato sei mesi fa una proposta sull'equità retributiva tra medici a gettone e personale pubblico, ma la discussione viene volutamente rinviata dalla maggioranza, un atteggiamento assurdo e fuori dalla realtà».

Lo scontro

Nella sua requisitoria, l’esponente dem è poi uscito dal perimetro strettamente sanitario per tornare sulla sua crociata pop sui compensi (a suo dire immeritati) degli inquilini di Palazzo Leopardi «Bisogna far presente quanto produce il Consiglio - la stoccata -: quei 5mila euro al mese per cosa ce li danno? Per fare le interrogazioni? Siamo l'opposizione e vogliamo lavorare, ma voi ce lo impedite. In Commissione ci siamo e portiamo avanti le leggi, chi decide di bloccarle è la maggioranza». E il gruppo del Pd gli fa eco chiedendo formalmente al presidente del Consiglio Dino Latini «un intervento autorevole per far sì che l’aula torni a lavorare in maniera efficiente al fine di dare quelle risposte che la comunità si aspetta dai suoi rappresentanti istituzionali».

A rispondere a tono in aula a Biancani è il presidente della commissione Sanità e consigliere di Fratelli d’Italia Nicola Baiocchi, che non ci sta a farsi dare lezioni dal dem: «C'è nervosismo nel consigliere Biancani, la candidatura a sindaco di Pesaro lo stressa e gli impone comportamenti di un populismo sfrenato», il destro sferrato dai banchi della maggioranza. Poi rivolgendosi al diretto interessato, rincara la dose: «Non sei l'unico che lavora, lavorano tutti in maniera perfetta. È ora di finirla di fare il primo della classe. Questa legge la analizzeremo nuovamente in commissione, non ti preoccupare». La chiosa al vetriolo: «Pensi di prendere un voto in più? È un atteggiamento offensivo nei confronti di tutti». Polemica politica a parte, il problema dei medici gettonisti però resta. E di proposte di legge lasciate a prendere polvere negli uffici del Consiglio, in effetti, ce ne sono a iosa.

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