Clan Moccia decapitato ad Afragola, 19 arresti della polizia

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Martedì 10 Dicembre 2019, 12:49

Decapitato il clan Moccia ad Afragola. Le indagini sono scaturite da un tentato omicidio risalente al 2018 quando, a San Pietro a Paterno, venne ferito gravemente Giuseppe Fonzo, ritento vicino a un componente di alto rango del clan Moccia, Pietro Iodice, detto anche «Pierino a Siberia». Figurano anche elementi di spicco di famiglie camorristiche legate al clan Moccia, che fanno affari illeciti tra Casoria e Afragola, nel Napoletano, tra i 18 arresti notificati stamattina dalla Polizia di Stato e dalla DDA: si tratta di Renato Tortora, Ciro Serrapiglia e Domenico Tuccillo, figlio del defunto Gennaro Tuccillo, detto Zì Sante (persone già condannate o imputate).

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Renato Tortora, insieme con i due figli e la moglie, controllava le attività criminali a Casoria e dava sostentamento non solo ai suoi uomini ma anche a quelli del clan Moccia detenuti i quali, una volta finiti in cella, venivano sostituiti da nuove leve nominate proprio da Enrico Tortora. Referenti dei Moccia sul territorio di Afragola, invece, in stretta simbiosi con il sottogruppo di Casoria, erano Ciro Serrapiglia e Domenico Tuccillo, imputati in altri procedimenti di associazione camorristica e detenzione di armi. Erano loro ad avere una sorta di «libro mastro» degli esercizi commerciali da taglieggiare, diverse decine, che stavano per essere sottoposte al «pizzo» in occasione delle imminenti festività natalizie. L'attività delle forze dell'ordine ha consentito di sequestrare anche un fucile a canne mozzate e una bomba a mano agli estorsori del gruppo camorristico.

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