Pareggio amaro per Samsung. E' un "pareggio" amaro quello ottenuto dalla Samsung dopo la sentenza della Corte d'appello federale della California, che la settimana scorsa ha confermato il divieto temporaneo della vendita negli Stati Uniti del suo ultimo tablet per l'infrazione di alcuni brevetti dell'iPad. «Se la Apple continuasse a presentare denunce eccessive in altri Paesi basate su un progetti così generici, l'innovazione del settore potrebbe essere danneggiata e la possibilità di scelta dei consumatori indebitamente limitata» ha dichiarato un portavoce dell'azienda a Bloomberg.
Apple: copiatura spudorata. Cupertino ha parlato invece di una «copiatura spudorata» da parte della concorrente. «Non è una coincidenza se gli ultimi prodotti della Samsung somigliano tanto ad iPhone e iPad, nella forma dell'hardware, nell'interfaccia per gli utenti e persino nella confezione» hanno detto dalla Apple.
La battaglia legale. La battaglia legale continua con cause pendenti tra i due giganti delle telecomunicazioni in circa dieci paesi. Nello scontro in Gran Bretagna si sono rivelati decisivi lo spessore dei tablet Samsung, circa la metà di quello dei concorrenti americani e la presenza di «insoliti dettagli» sul retro. Negli Stati Uniti, invece, avevano avuto la meglio le prove che Samsung avesse modificato il suo prodotto per renderlo più simile a quello della Apple raccolte dal Tribunale distrettuale del Nord della California.
Le vendite. Apple, nel primo trimestre 2012, ha venduto 13,6 milioni di iPad secondo le rilevazioni DisplaySearch e controlla il 63% del mercato. Samsung è il suo rivale più temibile con circa 1,6 milioni di tablet venduti e una quota del 7.5%. Oltre a essere una concorrente, la società coreana è ancora uno dei principali fornitori di componenti della Mela morsicata, nonostante con l'intensificarsi degli scontri legali la Apple abbia cercato di diversificare i suoi partner commerciali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA