Un mercato, quello italiano, che conta su oltre 560 collegamenti svolti con navi Ro-Ro (servizio a caricazione orizzontale o rotabile)e Ro-Pax (traghetto con servizio anche passeggeri) dai porti italiani per oltre 1,3 milioni di ml di stiva a settimana. Di questi, oltre i 450 sono garantiti da armatori italiani.
E' l'obiettivo che Ennio Cascetta, Amministratore unico di Ram Logistica Infrastrutture e Trasporti, non si stanca mai di ribadire e che ha rilanciato a Napoli in un suo intervento dalla 3° Edizione della Naples Shipping Week.
Altro strumento di crescita delle ADM è l'incentivo tutto italiano Marebonus per il quale sono attualmente in corso finanziamenti pari a 118 milioni di euro (42 mln nel 2017 + 76 mln nel 2018). E intanto, sulla base delle 51 proposte progettuali ricevute dagli armatori, lo stanziamento Marebonus ha stimolato investimenti per nuovi servizi ADM e per l'upgrading di quelli esistenti per un importo di 538,1 milioni di Euro in arco di tempo triennale, con "effetto leva" di 4,56 miliardi.
Ora si attende ciò e come proporrà RAM a Bruxelles, ovvero che l'incentivo italiano si trasformi in MED ATLANTIC ECOBONUS, cioè il bonus che mira a promuovere un sistema di incentivi per le Autostrade del Mare di matrice europea. Tutto questo guardando all'altra sponda del mediterraneo, al nord Africa in particolare che rappresenta il 3% in valore degli scambi commerciali italiani nel 2017.
Ma la vera sfida sarà riuscire a intercettare parte dei traffici del primo partner commerciale del continente africano, ovvero la Cina. Lo stesso Paese che negli ultimi anni ha aumentato del 205% gli investimenti per delocalizzazioni produttive nel continente africano dal quale verrà generato traffico verso l'Europa, usando le rotte mediterranee e quindi le Autostrade del Mare.
"Si tratta – come ha sottolineato Cascetta – di un'opportunità anche per il mediterraneo e l'Italia in considerazione che Cina significa anche delocalizzazioni industriali e produttive in Africa per servire i mercati europei ed americani. Un servizio all'export dall'Africa che l'Italia deve saper cogliere puntando su quanto sa già fare, quel servizio Ro-Ro con il quale possiamo gestire qualunque aumento di traffico in arrivo proprio dall'Africa".
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