Il colosso italiano (partecipato da Cassa Depositi e Prestiti al 71,64% attraverso Fintecna) fabbrica navi civili, da crociera, e militari anche per la Marina americana, ma Bono non si tira indietro sulla ricostruzione del Ponte e rilancia: "Abbiamo tutte le competenze che servono con la nostra Fincantieri Infrastructure, specializzata nelle strutture in acciaio. Navi e industria dei ponti non sono così distanti, è tutta carpenteria pesante. Fincantieri fa questo lavoro dal 1910, ha costruito un ponte in acciaio in Argentina, ne sta progettando uno sul Ticino. Abbiamo società specializzate come la Cordioli di cui stiamo ultimando l'acquisto".
Il Ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio ha ribadito più volte che Fincantieri è il candidato ideale per la ricostruzione del Ponte e anche Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Atlantia che controlla Autostrade per l'Italia, concessionaria del ponte ha aperto all'ipotesi che a ricostruire sia il gruppo guidato da Bono. Ma non è tutto in pentola bolle il progetto anche un secondo ponte. "Sarà più piccolo: aiuterà la viabilità cittadina. Ma non è quello che risolverà il problema. Ci stiamo lavorando, comunque, in attesa della gara. Siamo pronti anche su questo", ha concluso Bono.
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