«Sconto da 9 miliardi». La manovra è in discesa

«Sconto da 9 miliardi». La manovra è in discesa
di Alessandro Cardini
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Venerdì 2 Giugno 2017, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 19:07
BRUXELLES Padoan scrive alla Commissione Ue e chiede uno sconto sul deficit di circa 9 miliardi. Se la Commissione dovesse accettare quanto sollecitato dal ministro dell'Economia il terreno per l'Italia sarebbe davvero meno scivoloso di quanto immaginato solo qualche settimana fa. E la strada per la manovra 2018 decisamente in discesa. Nel programma di stabilità appena sdoganato da Bruxelles l'Italia si era impegnata per un aggiustamento del deficit strutturale pari a 0,8% del pil (circa 14 miliardi) che si ridurrebbero ora a 0,3% del pil (circa 5,2 miliardi). Uno sconto di circa 9 miliardi, che ridurrebbe le risorse necessarie per scongiurare gli aumenti di Iva e accise che valgono 15-16 miliardi. Secondo alcuni calcoli, l'intervento per sterilizzarli potrebbe ridursi a quasi 7 miliardi. In questo scenario il defict 2018 invece che dell'1,2% salirebbe all'1,7%.

LO SCENARIO
A Bruxelles per una conferenza economica, Padoan si è fatto forte di un buon dato Istat sulla crescita e dell'accordo con la Commissione per la ricapitalizzazione precauzionale di Mps, due elementi che smentiscono quelle che ha definito «esagerazioni» sui rischi italiani per crescita, debito pubblico e banche. C'è un terzo elemento importante della giornata: la Commissione non ha chiuso all'intenzione italiana di ridurre al minimo la manovra di bilancio 2018. Dopo gli incontri prima con il vicepresidente Valdis Dombrovskis e poi con il commissario Pierre Moscovici, Padoan è apparso tranquillo. Impegnatissimo a dare il massimo di solidità alla strategia del governo nel momento di massima incertezza sulla sua forza e sulla sua durata. Il futuro assetto politico italiano è la preoccupazione principale degli stati maggiori europei e non a caso Padoan ha detto di voler lasciare al nuovo governo i conti pubblici «in piena sicurezza» e «spazi forse migliori di quelli immaginati qualche tempo fa».

Così Padoan ha spiegato la scelta della riduzione della manovra 2018 a 0,3% del pil: «L'Italia condivide pienamente il principio introdotto dalla Commissione: l'intonazione delle politiche di bilancio va aggiustata per tenere conto sia del risanamento delle finanze pubbliche sia della crescita, perciò vanno ritoccati gli obiettivi. Proponiamo una cifra ragionevole e la decisione finale avverrà nelle prossime settimane dopo che la misura sarà discussa a livello dei governi all'Ecofin».

Il riferimento alla discussione tra i ministri mostra che Padoan vuole accelerare la discussione per chiarire rapidamente il perimetro della flessibilità su cui l'Italia potrà contare. Anche a Bruxelles c'è una corsa contro il tempo sul caso italiano a pochi giorni dalla tormentata chiusura del dossier 2017. La Commissione conferma che le sue valutazioni terranno conto della situazione economica italiana. La regola del taglio annuale del deficit strutturale dello 0,6% del pil non è un dogma. Tuttavia per ora non si entra nei dettagli. «Non faremo nulla che possa costituire un ostacolo alla crescita, la Commissione ha già indicato che userà il margine di valutazione (discrezionale ndr) al momento giusto, nella giusta quantità ed è in questo spirito che abbiamo accolto la lettera di Padoan alla quale risponderemo al momento opportuno e nelle giuste proporzioni», ha indicato Moscovici. Aggiungendo che la Commissione è «al fianco dell'Italia» quando fa le riforme, riduce deficit e debito, agisce sulle banche. «Cerchiamo soluzioni comuni». Comunque, sulla manovra 2018 «non abbiamo ancora una risposta».

Infine, ha indicato di prendere sul serio gli impegni presi dai responsabili di governo: «Tutto ciò che il ministro Padoan mi scrive è ai miei occhi scritto nel marmo». Tuttavia ci sarà molto da discutere. Nella lettera alla Ue Padoan scrive che il governo «intende aggiustare il bilancio strutturale dello 0,3% del pil». Secondo le stime comunitarie (che non tengono conto degli aumenti Iva, considerati non credibili perchè ne è stata annunciata la sostituzione) nel 2018 ci sarà un peggioramento dello 0,29% del pil. Significa che dopo la manovra di 0,3% il risultato sarà neutrale (aggiustamento zero rispetto al 2017) o significa che sarà coperto il buco che emerge dai conti Ue e si andrà anche oltre?