Torna in libreria "Pasque di sangue" di Ariel Toaff: «Riappacificazione con la comunità ebraica»

Ariel Toaff
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Mercoledì 20 Febbraio 2008, 14:14
ROMA (20 febbraio) - Il 9 febbraio dell'anno scorso l'uscita di Pasque di sangue (Il Mulino), l'opera di Ariel Toaff che recava come sottotitolo Ebrei d'Europa e omicidi rituali, scatenò violente polemiche accompagnate da minacce contro lo storico dell'università Bar Ilan. Un clima talmente infuocato, sia in Italia che all'estero, che nello spazio di una settimana lo stesso Toaff, d'accordo con l'editore, fu costretto a ritirare il libro. Domani l'opera torna in libreria, sempre per i tipi del Mulino (418 pagine, 27 euro), in una riedizione accompagnata da una corposa postfazione dell'autore, nella quale Toaff chiarisce e approfondisce le sue tesi e l'indagine sul «mondo dell'ebraismo askenazita medievale (nei territori di lingua tedesca, fortemente perseguitate dai cristiani, ndr) nel quale credenze popolari imbevute di superstizione e magia e di viscerali sentimenti anti cristiani configurano una diffusa "cultura del sangue" contrastante con i precetti biblici e rabbinici». Cerco la riappacificazione. All'Ansa Toaff dichiara di sperare vivamente che la polemica sia definitivamente chiusa. Toaff, figlio dell'ex rabbino capo di Roma, Elio, ha fatto vedere il nuovo testo in anteprima «a molti rabbini sia in Israele sia altrove. Sarei felice di una riappacificazione con la comunità romana e per questo si stanno muovendo alcuni intermediari. Ho spiegato nel libro quale sia esattamente il mio pensiero e come sia fuori discussione l'accusa di omicidio rituale ai danni degli ebrei. Gli antisemiti che hanno voluto usare il mio testo, e sono stati pochi, avevano già le armi spuntate».