Il permafrost che si sta sciogliendo in Alaska sta rilasciando metalli tossici nei fiumi dello Stato americano, trasformandoli in torrenti di un colore arancione brillante ma che rende l'acqua altamente acida. Questi fiumi contaminati sono così visibili da essere osservabili dallo spazio, e la situazione è destinata a peggiorare in futuro.
In un nuovo studio pubblicato il 20 maggio nella rivista Communications Earth & Environment, i ricercatori hanno identificato almeno 75 fiumi e torrenti arancioni in un'area delle dimensioni del Texas nella catena montuosa di Brooks, in Alaska. La maggior parte dei corsi d'acqua contaminati è stata inizialmente individuata tramite rilevamenti in elicottero della zona.
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Nel 2022, il U.S. Geological Survey ha iniziato a collaborare con il National Park Service, l'Università della California-Davis, l'Università dell'Alaska-Anchorage e l'Alaska Pacific University per studiare la qualità dell'acqua di torrenti e fiumi nell'Artico. «Il diffuso scongelamento del permafrost ha modificato la concentrazione e il flusso di carbonio organico, nutrienti e metalli in traccia nei fiumi artici» scrivono i ricercatori americani. Osservazioni recenti indicano che le acque che drenano i paesaggi di permafrost possono essere soggette alla mobilitazione di ferro e carbonio a seguito dello scongelamento. La trasformazione dei torrenti da acqua limpida a arancione sembra riflettere un considerevole deterioramento dell'habitat per macroinvertebrati bentonici e pesci.
Non solo gli habitat colpiti sono visivamente trasformati, ma le alte concentrazioni di minerali sono anche altamente tossiche per la maggior parte della vita acquatica. I ricercatori sono particolarmente preoccupati per gli effetti del meltwater tossico sui pesci che depongono le uova, il che potrebbe avere importanti ripercussioni sulle industrie ittiche degli Stati Uniti.