Viterbo, vivo per miracolo dopo un banale intervento, ora chiede alla Asl mezzo milione

Viterbo, vivo per miracolo dopo un banale intervento, ora chiede alla Asl mezzo milione
In coma per tre mesi dopo un banale intervento alla colecisti, rimane in carrozzina e chiede mezzo milione di euro di risarcimento alla Asl. Vittima un 83enne di Vetralla che -...

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In coma per tre mesi dopo un banale intervento alla colecisti, rimane in carrozzina e chiede mezzo milione di euro di risarcimento alla Asl. Vittima un 83enne di Vetralla che - ancora in attesa dopo oltre tre anni di sapere se sarà processato il medico che lo ha operato - per avere giustizia ha fatto causa direttamente all'azienda sanitaria. L'anziano, assistito dall'avvocato Angelo Di Silvio, fu operato a Belcolle il 10 luglio 2012, quando aveva 79 anni. Durante l'intervento gli fu perforato l'intestino e nel giro di poche ore finì prima in setticemia e poi in coma. Al suo ingresso in ospedale, il pensionato godeva di ottima salute.


Ebbene, il procedimento civile a carico della Asl, seppure da poco, è cominciato; resta tuttora in bilico il futuro giudiziario del chirurgo, difeso dall'avvocato Giuliano Migliorati. A distanza di oltre tre anni, infatti, il professionista ancora non sa se dovrà affrontare un processo penale, dopo essere finito sotto inchiesta per il reato di lesioni colpose gravissime. Per la procura un caso da archiviare, in seguito all'esito dell'incidente probatorio disposto a suo tempo dal pm Paola Conti, che avrebbe scagionato il medico.

Non per i familiari dell'anziano, che si sono opposti all'archiviazione, ottenendo un supplemento di indagini, affidate dal gip al professor Mauro Bacci.

Le conclusioni sono state consegnate ieri al giudice Stefano Pepe, ma la verità sarebbe lontana. Secondo il superperito non ci sarebbero infatti dubbi che a provocare le lesioni sia stato l'elettrobisturi usato durante l'intervento. Sarebbe però impossibile stabilire se per colpa della mano del chirurgo oppure per un difetto dello strumento. Fatto sta che il pensionato, entrato in ospedale per un intervento di routine ne è uscito sulla sedia a rotelle, senza tornare a deambulare. Vivo per miracolo, vuole giustizia.
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Il Messaggero