Vterbo e il viirus, situazione comune per comune: ecco le oasi felici e dove sono i 40 positivi

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A tre mesi dall’inizio della pandemia (ufficialmente dichiarata l’11 marzo dall’Organizzazione mondiale della Sanità), il virus nel Viterbese sta piano...

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A tre mesi dall’inizio della pandemia (ufficialmente dichiarata l’11 marzo dall’Organizzazione mondiale della Sanità), il virus nel Viterbese sta piano piano scomparendo dal radar. Dati alla mano, ha colpito 462 persone e resta presente con 40 casi solo in 15 comuni: nel capoluogo al momento rimangono 12 contagiati, a Montefiascone 5, a Celleno 9, a Tuscania 3, mentre 1 caso solo si registra a Tarquinia, Montalto di Castro, Orte, Soriano nel Cimino, Sutri, Bassano Romano, Bolsena, Corchiano, Bagnoregio, San Lorenzo Nuovo e Monte Romano.


Fase 2, le previsioni della Asl: «Attenzione, i casi di Covid-19 torneranno ad aumentare»

Dando uno sguardo di insieme all’andamento dell’epidemia, emerge che sono 16 i paesi in cui il virus non è riuscito ad attecchire. Si tratta soprattutto di piccoli centri sparsi a macchia di leopardo sul territorio provinciale. Qui nessuno è stato contagiato: Caprarola, Canino, Vasanello, Castel Sant’Elia, Vallerano, Ischia di Castro, Vejano, Carbognano, Bomarzo, Civitella d’Agliano, Farnese, Barbarano Romano, Calcata, Arlena di Castro, Latera e Proceno.

Oasi felici a cui fanno da contraltare altri comuni della Tuscia su cui, invece, il Covid-19 sembra essersi accanito nelle scorse settimane. Il triste primato spetta a Celleno, non a caso dichiarata zona rossa con 52 contagiati su una popolazione di 1.350 abitanti (il tasso di incidenza è il più elevato della provincia: 3.852). Qui a far schizzare in alto i numeri è stato il cluster di Villa Noemi, la casa riposo dove la quasi totalità dei 39 ospiti è risultata contagiata, insieme ad alcuni operatori. Nel paese della Teverina si è anche registrato il numero più alto di morti (sia in termini assoluti che percentuali): 8 gli ospiti della struttura per anziani che non ce l’hanno fatta. Segue, sempre come percentuale dei contagi sul totale della popolazione, il piccolo centro di Tessennano che, con appena 2 casi su una popolazione di appena 339 residenti, ha registrato un tasso di contagio dello 0,59% (da tempo sono tutti guariti). Poco dietro di piazza Tuscania, centro di 8.426 abitanti dove per giorni si è rischiata la seconda zona rossa del Viterbese. Qui dall’inizio della pandemia il coronavirus ha colpito 46 cittadini con un’incidenza dello 0,546 ma le misure messe in campo da Asl e Comune hanno contribuito a contenere il contagio e scongiurare ulteriori misure restrittive. In quarta posizione si piazza Marta con 11 contagiati su 3.440 abitanti e un tasso dello 0,32.


Tra i casi che hanno destato particolare preoccupazione quello del medico di medicina generale di Capodimonte risultato positivo. Vista la sua professione, per giorni si è temuto per la diffusione del contagio ma, fortunatamente, il virus si è limitato a colpire in totale tre persone. Anche ad Acquapendente la situazione è stata particolarmente pesante: 15 casi positivi su 5.449 residenti (incidenza dello 0,275), dei quali due bambine: una di 8 mesi (la più piccola colpita dal virus nella Tuscia) e una di 4 anni. A Viterbo, il bilancio del contagio si chiude al momento con 143 infetti su 67.798 abitanti (0,211%) e 6 decessi. Nel capoluogo anche l’unico bimbo nato a Belcolle il 25 aprile da mamma positiva al Covid. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero