“Sono già arrivate 61mila dosi, più di quelle somministrate lo scorso anno. È la prima tranche di vaccini assegnati dalla Regione Lazio alla Asl di...
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Quest’anno, a causa della pandemia, nel Lazio è stato introdotto l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica per tutti i cittadini over 65 e tutto il personale sanitario. “Parliamo di una campagna straordinaria – specifica la dottoressa Aquilani - che inizierà prima del solito e terminerà dopo”. In passato, infatti, la somministrazione delle dosi ai pazienti partiva nelle ultime due settimane di ottobre, raggiungeva l’apice a novembre e si chiudeva entro fine anno. Non in tempo di Covid: questa volta si procede dai primi di ottobre e si va avanti sino al 31 gennaio 2021.
“Quest’anno, insieme ai 3-4 virus influenzali, circolerà anche il Covid-19. La vaccinazione – spiega ancora l’esperta della Asl - ci consente una diagnosi differenziata ed è quindi cruciale. Il lavoro fatto sinora per organizzare la campagna è stato enorme: la Regione Lazio ha pre-assegnato dei quantitativi e noi come Asl abbiamo chiesto ai medici di famiglia se fossero opportuni”. È stata anche individuata una modalità innovativa per consegnare direttamente le dosi negli studi, tramite mezzi frigo che le mantengono alla giusta temperatura. “La distribuzione diretta – continua Aquilani – ci consente di facilitare la distribuzione ed evitare gli assembramenti nei distretti sanitari dove prima si raccoglievano e assegnavano”.
La dirigente fa quindi appello a tutti: “Chiedo ai medici, ai pediatri di famiglia e agli utenti di avere un po’ di pazienza. La prima settimana di ottobre consegneremo dosi corrispondenti a quanto richiesto sulla base degli assistiti. Se servirà – ribadisce – si partirà con un’altra consegna. Servirà sempre prendere appuntamento ed essere puntuali per evitare assembramenti. Se qualche medico sarà in difficoltà, metteremo a disposizione strutture della Asl per la somministrazione. Per la prima volta, vacciniamo anche i bimbi sani tra i 6 mesi e i 6 anni”.
La priorità sarà data alle categorie fragili e agli operatori sanitari. “Ma se qualcun altro vorrà vaccinarsi – afferma Aquilani – troveremo uno spazio da qui a fine gennaio. Per le farmacie si sta valutando: quest’anno ci sono indiscutibili priorità”.
Proprio il presidente dell’ordine dei farmacisti, il dottor Salvatore Menditto, sottolinea come al momento non ci siano certezze: “A livello nazionale ci saranno 250mila vaccini per noi, significa 12-13 a farmacia. Io ne ho ordinati 20 ma il mio grossita, uno dei principali in Italia, ha spiegato che non si sa se ci verranno consegnati né quanti. Di sicuro – sottolinea – quest’anno c’è più richiesta”. Antonio Maria Lanzetti, presidente dell'Ordine dei medici, specifica: "Stiamo aspettando le consegne della Asl in base alle richieste. Entro metà ottobre dovrebbero essere concluse". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero