Al via ai lavori di un giardino vicino al Palazzo di giustizia

I lavori per il giardino antistante il palazzo di giustizia
Lo scorso dicembre la firma della convenzione tra diversi soggetti: Università della Tuscia, Tribunale, Procura della Repubblica, Casa circondariale, Ordine degli avvocati,...

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Lo scorso dicembre la firma della convenzione tra diversi soggetti: Università della Tuscia, Tribunale, Procura della Repubblica, Casa circondariale, Ordine degli avvocati, Unicoop Tirreno, AzzeCO. Obiettivo: concretizzare un progetto, ispirato dalla tesi di laurea di Deila Di Fiordo, unico in Italia: riqualificare l’area verde esterna del Palazzo di Giustizia del capoluogo attraverso la progettazione e realizzazione di un giardino sostenibile. E nei giorni scorsi, ecco sorgere, a tempo di record, il relativo cantiere, i cui lavori dureranno una decina di giorni.  

«L’opera è cominciata – spiega Giuseppe Colla, direttore dell’azienda agraria Unitus – con la messa in funzione dell’impianto di irrigazione e la preparazione del terreno dove saranno piantumate 800 piante scelte dopo un’attenta valutazione delle caratteristiche climatiche e idrogeologiche dell’area. Lo spazio sarà suddiviso da aiuole tematiche dove le varie essenze vegetali si compenetreranno in un mosaico di colori e profumi dettato dalla stagionalità, rendendo piacevole la funzione di questa area».

Colla coordina  un gruppo composto da Andrea Colantoni (vice direttore dell’azienda agraria); Laura Zucconi, responsabile scientifico dell’Orto Botanico; Barbara Latilla, architetto paesaggista; Monica Fonck, curatrice dell’Orto Botanico, nonché il personale tecnico dell’azienda agraria  dell’Oro botanico. Novità di rilievo: saranno operativi, accanto agli studenti Unitus, anche i detenuti di Mammagialla, formati e guidati dai tecnici dell’università, alcuni dei quali già impegnati come giardinieri presso il Palazzo di Giustizia in base ad una precedente convenzione.

Il progetto, incentrato sulla sostenibilità, l’inclusione e la formazione, ha visto procedere di conserva, la presidente del Tribunale, Maria Rosaria Covelli, dapprima con l’ex rettore Alessandro Ruggieri, quindi con l’attuale magnifico Ubertini, nella convinzione dell’importanza dell’intrapresa sotto il profilo sociale e della tutela dell’ambiente.

Per l’appuntamento inaugurale, il prossimo 22 giugno, Covelli e Ubertini hanno invitato la ministra della Giustizia Marta Cartabia e la ministra dell’Università e ricerca scientifica Maria Cristina Messa.

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Il Messaggero