Il bilancio ancora non si vede, affondo di Ricci: «Un anno perso. E aumentano pure la Tari»

Il sindaco Giovanni Arena e il consigliere Alvaro Ricci
«E’ un anno perso». Perché approvare il bilancio a ottobre, dopo aver pure sforato il termine ultimo, «significa non usare i 7 milioni di avanzo e...

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«E’ un anno perso». Perché approvare il bilancio a ottobre, dopo aver pure sforato il termine ultimo, «significa non usare i 7 milioni di avanzo e lasciarli anche stavolta dove si trovano». In compenso aumenta la Tari del 5 per cento e non cala l’Imu. Ma sull’ultimo punto il dem Alvaro Ricci darà battaglia martedì in aula, presentando un emendamento «per mettere almeno un milione di quelli inutilizzati allo scopo di ridurla».


Di questi temi si è parlato ieri anche in seconda commissione, dove Ricci ha posto una serie di domande che però hanno avuto poche risposte. «Sull’Imu – dice - si prevede lo stesso incasso dell’anno scorso, ma c’è stata una iniezione di liquidità dallo Stato per 3 milioni, altri 5 milioni ce ne sono di avanzo che non sarà usato». Le aliquote andrebbero approvate entro mercoledì, scadenza per il primo acconto. Il punto sarà discusso in consiglio il giorno prima e l’esponente del Pd proverà a far «mettere almeno un milione sulla riduzione».

Piano economico finanziario della Tari, ovvero appalto ponte sui rifiuti. «Rispetto a prima cambia poco - continua - ma la tassa aumenta del 5 per cento per le residenze e c’è solo un lievissimo calo per le attività produttive. Questo a fronte di servizi inadeguati». Quindi Ricci replica al sindaco Giovanni Arena. «Noi abbiamo sbattuto il muso sull’appalto dei rifiuti manifestando le nostre perplessità, ha detto, vantandosi del parere dell’Anac. Se guardiamo all’aumento dei costi e al servizio che viene reso, direi che il muso purtroppo ce lo sbattono tutti i viterbesi». Non solo: il Comune ha inserito nel Pef 92 mila euro «per far fronte all’esenzione della Tari per i mesi di chiusura delle attività. Ma se sono state chiuse il servizio non è stato svolto: perché pagare?».


Tutto questo fa da premessa a un discorso più ampio sul bilancio di previsione, anche essendo approvato a fine anno ci sarà poco da prevedere. «Si sta arrivando in maniera irresponsabile al limite del 30 settembre, che verrà sfondato, quando alla città servirebbe per dare risposte con i servizi: mutui, taglio dell’erba, asfalti, sostegno alle attività, impegno della tassa di soggiorno. E’ stato un anno perso, perché un bilancio approvato a ottobre è un bilancio non fatto, sarà tutto da rifare il prossimo anno». Infine il suo, di bilancio. «Il primo dell’amministrazione Arena è stato disastroso – conclude Ricci - ma questo, pure con il Covid, è drammatico. Potevano usare i 7 milioni di avanzo immediatamente, invece non li useranno per niente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero