Superiori, doppi ingressi, più uscite e rebus trasporti: i punti cruciali per il rientro a scuola

Il Buratti di Viterbo
Ingressi scaglionati alle 8 e alle 9,40. Per le uscite, invece, ancora non c’è certezza: solo quella del numero massimo, fissato a 5. Ormai è ufficiale: anche...

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Ingressi scaglionati alle 8 e alle 9,40. Per le uscite, invece, ancora non c’è certezza: solo quella del numero massimo, fissato a 5. Ormai è ufficiale: anche nelle superiori del Viterbese si ripropone lo stesso modello dello scorso anno con doppi turni di entrata e uscite scaglionate. La decisione, già nell’aria da giorni, è stata confermata ieri in seno alla riunione del tavolo scolastico provinciale voluto dal prefetto Giovanni Bruno.

Sotterrata, almeno per ora, l’ascia di guerra tra i rappresentanti del territorio e Cotral. “Non ce l’ho con l’azienda di trasporto. Anzi, la Regione Lazio – sottolinea il consigliere provinciale Eugenio Stelliferi – ha investito ingenti risorse per raddoppiare le corse durante il secondo turno. La contraddizione è semmai in capo alle indicazioni decise dal Miur”. Così come organizzato, il rientro a scuola delle secondarie di secondo grado per il membro di Palazzo Gentili non raggiunge lo scopo di evitare assembramenti. “Che senso ha – chiede – che i ragazzi arrivino a Viterbo alle 8 per entrare una parte subito in classe e la restante rimanere in giro per un’ora e 40, salvo poi ritrovarsi tutti dentro lo stesso istituto? Dalle 9,40 in poi il rischio di contagio non esiste più?”.

Intanto, il responsabile dell’ufficio scolastico provinciale ribadisce: “Al tavolo questa volta erano presenti anche i Comuni. Tutti abbiamo rilanciato sul turno unico ma le aziende di trasporti hanno replicato che non è possibile. Ora – spiega – resta il nodo delle uscite”. Gli orari variano da istituto a istituto e anche in base all’indirizzo: ognuno ha un monte ore settimanale da garantire, dalle 26 dei licei fino alle 35 degli indirizzi tecnici con laboratori nel piano di studi.

Chi gestisce i mezzi di trasporto ha chiesto non più di 5 uscite, ma non è detto che in questo limite rientrino tutte le scuole della provincia. “Bisognerà trovare un punto di incontro tra le esigenze di rispettare gli orari scolastci previsti dall’ordinamento e quelle dei trasporti”, sottolinea Peroni. Definito il quadro, l’ex provveditorato lavorerà sulle deroghe: “Il principio generale sarà quello di doppie entrate e molteplici uscite. Ma studieremo scuola per scuola le diverse possibilità chiedendo, dove possibile, l’istituzione del turno unico”, annuncia. Un risiko, insomma, ancora tutto da incastrare.

Spetterà al prefetto, raccolte le istante delle diverse parti, ufficializzare le indicazioni del nuovo anno scolastico in un documento atteso per i prossimi giorni, proprio a ridosso del rientro sui banchi del 13 settembre.

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Il Messaggero