Scuola, deroghe sugli ingressi unici nella Tuscia. Allarme classi pollaio: fino a 31 alunni

Un bus cotral
Arrivano le prime deroghe. La prima settimana di ritorno sui banchi si chiude con un bilancio in chiaroscuro: da una parte, l’Ufficio scolastico regionale ha concesso i...

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Arrivano le prime deroghe. La prima settimana di ritorno sui banchi si chiude con un bilancio in chiaroscuro: da una parte, l’Ufficio scolastico regionale ha concesso i primi ingressi unici, di fronte alle difficoltà di garantire i doppi turni; dall’altra, tante cattedre ancora vuote nonché il personale non docente che  manca, mentre le classi pollaio restano.

Sul piatto della bilancia pesa la vittoria dell’Iiss Cardarelli di Tarquinia: ha ottenuto che tutti gli alunni entrino alla stessa ora. “Cotral, con parere favorevole dell'Usr del Lazio, ha comunicato che da lunedì verrà effettuato un unico turno, dalle 8 alle 14”, è la comunicazione arrivata alle famiglie venerdì. Stesso risultato incassato dall'Iis Alessandro Farnese di Montalto di Castro, mentre la dirigente Andreina Ottaviani attende che dal 27 l’ingresso unico venga riconosciuto anche per l’Alberghiero di Caprarola e per la sede distaccata di Vetralla. Altre scuole superiori sono in attesa di deroghe o comunque pronte ad aggiustamenti dell’orario.

Sul personale, invece, la strada da fare resta ancora molta. “Mancano tanti insegnanti in cattedra”, rivela Brunella Marconi, segretaria dello Snals Confsal. Le carenze maggiori ancora una volta investono le scuole superiori: le figure più difficili da trovare sono gli insegnanti di matematica e fisica, quelli di informatica, nonché i lettori di inglese e di francese.

Nelle scuole medie e nelle primarie, invece, restano da nominare tanti precari per coprire gli spezzoni, le supplenze brevi e le maternità. Meglio va all’infanzia, dove per ora non si registrano grosse carenza, soprattutto perché i servizi mensa non sono ancora partiti e con essi i doppi turni. Sono partite le chiamate per i collaboratori Covid che resteranno in servizio sino a fine anno, mentre sono quasi tutti coperti gli incarichi sino al 30 giugno.

Nemmeno l’emergenza Covid ha fatto finire in soffitta le classi pollaio. All’istituto Orioli di Viterbo, dove quest’anno si è registrato un boom di iscrizioni, si arriva a 31 alunni nella stessa aula. Alla primaria di Montalto di Castro, in una classe ci sono 26 bambini con un disabile grave. “La situazione di sofferenze rispetto agli spazi che non ci sono – denuncia Marconi – col Covid è addirittura peggiorata: ci troviamo con bambini ammassati, locali non areati e corridoio strettissimi tra un banco e l’altro”. Il bilancio della prima settimana? “Non è cambiato nulla rispetto all’anno scorso. Aspettavamo soluzioni più veloci e funzionali ma così non è stato, nonostante Viterbo sia messa meglio di altre realtà”, conclude.

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Il Messaggero