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Tra pochi giorni si torna sui banchi, presidente Amalia Colaceci quali interventi prevede Cotral per garantire il trasporto degli studenti del Viterbese?
«Cotral ha in campo quest'anno tutta la sua nuova flotta e il servizio aggiuntivo gestito da privati per servire al meglio gli studenti viterbesi, con l'aggiunta dell'esperienza maturata».
Provincia e Ufficio scolastico chiedevano l'ingresso unico alle 8. Nonostante il ricorso ai privati, pwrché non è possibile garantirlo nemmeno con capienza all'80%?
«L'opzione del doppio orario di ingresso non è una nostra richiesta. Nasce dall'esigenza, maturata nei tavoli prefettizi che teniamo in tutto il Lazio, di tenere insieme le esigenze di tutti con un principio guida nazionale: evitare sovraffollamenti, non solo sui mezzi ma anche all'ingresso e alla uscita delle scuole. E' una semplificazione giornalistica dire che il problema sono i trasporti: tutto è stato un problema in pandemia. Mi lasci aggiungere: se ho una potenzialità di carico dell'80%, e per portare a scuola il 100% dei giovani, utilizzo i privati aumentando il numero dei mezzi, quando i mezzi arrivano in contemporanea fuori da una scuola, si crea un problema di assembramento. In quasi tutte le scuole superiori del Lazio. Con un problema logistico per far transitare gli autobus in piazzali insufficienti a ospitarli».
Quanti mezzi ogni giorno circoleranno nel Viterbese per trasportare lavoratori e studenti pendolari? Sono aumentati?
«Gli impianti del Viterbese gestiscono circa 300 mezzi, lo stesso numero dello scorso anno.
Lo scorso anno scolastico le famiglie lamentarono disservizi nel trasporto, ribaditi dalla Provincia in Prefettura. Come replica Cotral?
«Replico che non è vero. Spiegatemi meglio che significa disservizio, perché l'esperienza maturata in questi anni mi ha insegnato che spesso siamo i terminali di un disagio che non provochiamo noi».
A pochi giorni dal ritorno sui banchi delle superiori: quale sarà l'orario di ingresso e uscita che riuscirete a garantire?
«Nell'ultima riunione (oggi, ndc) mi aspetto che il tavolo prefettizio licenzi l'orario richiesto dall'ufficio regionale scolastico e non da noi. Cioè: doppio ingresso alle 8 e alle 9.40. Non è corretto chiedere quale orario può garantire Cotral: non siamo noi a definire gli orari scolastici. Noi rappresentiamo le difficoltà rispetto alle proposte arrivate, perché abbiamo esperienza sul campo. E anzi: per noi sarebbe stato meglio non cambiare nulla rispetto all'anno scorso».
Perché?
«Visto che le scuole adottano moduli orari diversi - da 4, 5, 6, 7 ore, alcune con ore da 50 e altre da 60 minuti - il doppio orario di ingresso comporta una enorme variabilità dell'orario di uscita. A volte anche 12 orari di uscita diversi. Capisce cosa significa per Cotral?
Siete disposti ad apportare modifiche nel caso in cui l'organizzazione non dovesse risultare efficace?
«Dovremo certamente apportare modifiche. Noi a oggi non sappiamo che modulo orario adotterà ogni singola scuola o quanto durerà un eventuale orario provvisorio, spesso adottato per un mese circa all'inizio dell'anno, fin quando si stabilizza il personale docente. E' come un enorme puzzle. Posso dire che Cotral c'è, con la sua flotta completamente rinnovata e con tutto il personale qualificato ad affrontare il problema. Lo abbiamo fatto lo scorso anno lo faremo in questo. I problemi complessi si possono risolvere se sono affrontati con calma, senza isterismi e senza cercare capri espiatori. Perché sappiamo che far tornare i ragazzi e le ragazze a scuola è una priorità».
Federica Lupino
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Il Messaggero