«Mancano ancora tre mesi, aspetterei per prendere una decisione». Tra i possibilisti del Trasporto c’è anche l’ideatore di Gloria, Raffaele Ascenzi,...
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L’ipotesi di saltare il Trasporto ha iniziato a circolare in piena pandemia. Poi il sindaco Giovanni Arena era sembrato averci messo una parola definitiva, fino a che non è arrivato Gianmaria Santucci (Fondazione) a riaprire la partita, consigliando di attendere. Ascenzi la vede così. «Questa – dice - potrebbe essere l’ultima occasione per vedere Gloria, ma ci sono prima gli scienziati a parlare per noi, il governo il Comune e il Sodalizio: noi siamo l’ultimo tassello. Mi rimetto alle loro decisioni, in caso però siamo pronti».
L’ideatore ha seguito l’evolversi della situazione, confrontandosi con il costruttore Vincenzo Fiorillo. «Penso sia un po’ presto per dare qualsiasi tipo di informazione. Dobbiamo ancora capire gli sviluppi del Covid: sembra che stia prendendo una piega favorevole, quindi aspetterei. Poi chiaro che bisogna avere massima prudenza, per questo ciò che è stato detto da sindaco e Sodalizio è condivisibile al massimo, chiaramente devono aspettare».
Se il Trasporto si farà vorrà dire che sarà risolto ogni problema. Anche se non si escludono altre formule: «Il Papa ha fatto l’Angelus con la piazza vuota: è stato bello e spettacolare. Quindi perché no, anche un Trasporto a porte chiuse. Ma non è il momento neanche di ipotizzare una cosa del genere, potrebbe essere solo una soluzione estrema».
Intanto ci si guarda intorno. «Vediamo se questa estate si faranno concerti e se qualcosa si muoverà. Io lo spero – continua Ascenzi - per carattere sono sempre positivo e poi mancano tre mesi». C’è sempre il problema della formazione: le prove di portata in genere si svolgono intorno a metà giugno. «Io parlo solo dal punto di vista organizzativo, del rapporto tra ideatore e costruttore: ne ho discusso con Fiorillo, si potrebbe ipotizzare di montare la Macchina senza ponteggio, risparmiando qualcosa e proprio all’ultimo: se avremo il via libera, si potrebbe fare anche negli ultimi 15 giorni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero