Colpo al vigilantes, il trucco utilizzato dei rapinatori per attirarlo in una villa. C'è un basista?

Polizia
Parte l’allarme antifurto di una villa alla Quercia e il vigilantes corre sul posto. Davanti al cancello chiuso però non c’è nessun segno di effrazione....

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Parte l’allarme antifurto di una villa alla Quercia e il vigilantes corre sul posto. Davanti al cancello chiuso però non c’è nessun segno di effrazione. L’uomo si guarda intorno cercando di capire cosa possa aver fatto partire la segnalazione e mentre cerca indizi viene bloccato da due rapinatori.

Rapina alla guardia giurata, ancora in fuga i due rapinatori ma il cerchio si stringe

I banditi non vogliono svaligiare la casa, ma la sua borsa portavalori gonfia di contanti. Si sarebbe svolto così l’agguato che lunedì mattina avrebbero teso due uomini a una guardia giurata di Viterbo che aveva appena prelevato gli incassi di alcuni esercizi commerciali del capoluogo. I due oltre alla borsa contenente 43mila euro hanno portato via anche la pistola del vigilantes, che non sarebbe stata ritrovata. Così come i due rapinatori, che sarebbero ancora in fuga.

Fuga iniziata lunedì pomeriggio quando gli agenti della Squadra Mobile, che avevano individuato un’auto sospetta, li hanno visti lanciarsi da una finestra di Ponte di Cetti e correre via tra le campagne. Per il colpo al vigilantes la polizia subito dopo ha perlustrato l’appartamento da dove erano fuggiti, trovando molti contanti e il proprio della casa. L’ipotesi è che l’uomo, 51enne elettricista viterbese, fosse complice dei due e che tutti quei contanti ritrovati fossero proprio parte del bottino.

Il sospettato è stato quindi portato in Questura per rispondere alle domande, ma nessuna parola sarebbe uscita dalla sua bocca. Mentre passano le ore dalla rapina sembrano anche tornare al posto le tessere del mosaico. Anche se tutto resta ancora un’ipotesi, perché all’appello mancherebbero non solo la pistola e metà dei contanti del bottino ma soprattutto i due rapinatori. I sospetti degli inquirenti sarebbero indirizzati su due soggetti viterbesi noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici.

In base a quanto emerso sembrerebbe un colpo ben studiato. La mossa di portare il vigilantes in un luogo isolato facendo scattare un allarme potrebbe suggerire la presenza di un terzo uomo. Colui che potrebbe aver fatto da palo, o che, conoscendo il tragitto del vigilantes, avrebbe aiuto i rapinatori in fuga a intercettarlo.

Le indagini della Mobile continuano a ritmo serrato.

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Il Messaggero