Poche piogge, estate a rischio siccità. Talete: «Evitate gli sprechi»

Un rubinetto a secco
Alle porte della stagione estiva, Talete inizia a fare i conti con la pioggia che non c’è stata. “Al momento, non sussistono particolari problemi rispetto alla...

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Alle porte della stagione estiva, Talete inizia a fare i conti con la pioggia che non c’è stata. “Al momento, non sussistono particolari problemi rispetto alla portata disponibile ma in prospettiva, visto che il trend difficilmente cambierà, non siamo affatto tranquilli”.


Alessandro Frascetti, direttore generale della società idrica che gestisce 31 comuni dell’Ato 1, legge i numeri degli ultimi mesi e traccia un bilancio in negativo: nel 2020, la piovosità registrata è inferiore del 65% rispetto alla media storica della Tuscia. Se paragonata agli anni precedenti, l’acqua scesa dal cielo si conferma davvero poca: meno 50% rispetto al 2019 e addirittura meno circa 67% in confronto al 2018.

Seppure, quindi, al momento gli effetti di una stagione particolarmente avara di pioggia non sono arrivati nelle case dei cittadini, potrebbero fare la loro comparsa a breve. “La preoccupazione c’è ed è concreta”, ammette Fraschetti. Per questo, Talete fa appello al senso di responsabilità: “Nei prossimi mesi più che mai sarà cruciale non sprecare la risorsa idrica”. Quindi, per scongiurare problemi di approvvigionamento ognuno dovrà usare l’acqua solo per scopri primari: “No all’utilizzo per innaffiare i giardini o per tirare a lucido le auto”, ribadisce. Queste raccomandazioni nelle prossime settimane si tradurranno in ordinanze anti-sprechi da parte dei sindaci del Viterbese che ogni anno, proprio su invito della società, emanano provvedimenti ad hoc.


Che un utilizzo coscienzioso dell’acqua sia fondamentale, Fraschetti lo ribadisce anche in riferimento all’emergenza sanitaria: “Con il Covid-19, questo bene ha confermato la sua rilevanza per l’igiene personale e degli ambienti in cui viviamo. Ma questa consapevolezza sembra contrastare con alcuni atteggiamenti che, purtroppo, registriamo”. Il dg di Talete, oltre agli usi impropri, fa riferimento al fatto che la morosità, già a livelli inaccettabili prima del virus,  in queste settimane è aumentata di un ulteriore 15%. Nonostante ciò, seguendo le indicazioni dell’Arera, l’autorità del settore, la società ha sospeso i distacchi. Inoltre, le bollette in corso di pagamento non riportano l’aumento tariffario dell’8,5%, anche questo rinviato per venire incontro agli utenti in un momento di difficoltà. “Siamo venuti incontro in tutti i modi agli utenti. Ma, proprio perché fondamentale, il servizio idrico va pagato come tutti gli altri, altrimenti per noi diventa impossibile garantirlo”, rimarca. Con il Covid-19, i consumi sono comunque rimasti invariati pur essendosi spostati da una categoria all’altra: maggiori nelle case, inferiori nella attività produttive a seguito delle chiusure. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero