Pediatri, caos anche a Viterbo. La denuncia di una madre: "Resta uno solo con posti liberi"

La cittadella della salute
Se qualcuno pensa che i pediatri di libera scelta manchino solo nei centri minori, si sbaglia di grosso. L’allarme lanciato ieri da Paolo Giampietro, presidente della Fimp,...

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Se qualcuno pensa che i pediatri di libera scelta manchino solo nei centri minori, si sbaglia di grosso. L’allarme lanciato ieri da Paolo Giampietro, presidente della Fimp, la Federazione italiani medici pediatri del Viterbese, trova riscontro certo nel caso limite di Acquapendente, il cui pediatra è stato “scippato” da Canino. Ed è vero pure che i prossimi pensionamenti ci saranno sempre sul territorio, ovvero a Montefiascone e Capranica. Ma se la provincia piange, il comune capoluogo ha ben poco da ridere.

“Il pediatra che ha seguito mia figlia dalla nascita sino a oggi è andato in pensione. Mi sono rivolta quindi alla Cittadella della Salute per sceglierne un altro. La risposta – racconta una madre che chiede di restare anonima – è stata rassicurante: mi hanno detto che ce ne sono addirittura tre tra cui scegliere”. Ma dove è tutta questa carenza, allora? In questo caso, proprio come il diavolo, anche l’insufficienza di specialisti si nasconde nei dettagli.

L’entusiasmo della donna è durato il tempo di fare una seconda domanda e ricevere la relativa replica. “Sì. Sono tre. Peccato – continua – che uno abbia l’ambulatorio a Orte e un altro a Soriano nel Cimino. Uno solo visita a Viterbo. Normale che io, essendo mia figlia piccola, preferisca avere un professionista vicino che possa visitarla al più presto in caso di bisogno. E allora quella che ci si prospetta è una non scelta”.

Ragionando per Viterbo città, quindi, la verità è che resta disponibile un solo pediatra che non abbia raggiunto il massimale di 800 piccoli assistiti fino ai 14 anni. Gli altri, pur ricadendo nello stesso distretto, hanno per così dire "posto" però a chilometri di distanza. “Sono rimasta sinceramente molto delusa. Non si può ridurre all’osso l’assistenza sanitaria ai bambini”, conclude con amarezza.

Eppure, quella di Viterbo resta per assurdo una situazione privilegiata, considerando il resto della provincia dove intere famiglie sono o rischiano di essere senza assistenza. Ad Acquapendente, come anticipato da Giampietro, probabilmente di opterà per aumentare il massimale dei pediatri limitrofi sui quali spalmare i piccoli pazienti rimasti scoperti.

L’assenza di medici specializzati che accettino gli incarichi provvisori nel Viterbese sarà al centro di una riunione in Regione prevista per oggi. La proposta della Fimp sarà di aumentare i massimali per tamponare la situazione dove si creasse un vuoto, in attesa di incarichi definitivi.

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Il Messaggero