Il 2021 d'oro dello sport viterbese: Bonucci e Delfino campioni e la favola del Monterosi

Il 2021 d'oro dello sport viterbese: Bonucci e Delfino campioni
Tre eventi, tre feste e tre protagonisti diversi; un campione, una campionessa e una squadra, tre elementi che rappresentano l’essenza dello sport.  ...

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Tre eventi, tre feste e tre protagonisti diversi; un campione, una campionessa e una squadra, tre elementi che rappresentano l’essenza dello sport. 

Il 2021 dello sport viterbese, finirà dritto negli annali. L’anno che sta per concludersi, parafrasando Lucio Dalla, è come se nel capoluogo avesse portato due volte Natale. 

Leonardo Bonucci, Ludovica Delfino ed il Monterosi, hanno scritto pagine memorabili per la città dei Papi, che si appresta a salutare un anno sportivamente indimenticabile. 
Per galanteria ed eleganza, partiamo dalle gesta della Delfino, principessa graziosa che si muove sui pattini come Alberto Tomba tra i paletti delle piste gremite di neve. 

La campionessa viterbese, lo scorso ottobre, si è laureata nuovamente campionessa del mondo di pattinaggio artistico a rotelle. Dopo Parigi, il Paraguay, dopo il 2018 il 2021, con la pattinatrice nata e cresciuta a Pianoscarano che dall’altra parte del globo ha sconfitto pandemia e paure, volteggiando sulle piste sudamericane per tornare a Viterbo con il metallo più pregiato al collo. 

«L’ho fatto ancora e non ci credo: vincere in questo 2021 è stato enormemente più difficile che nel 2018», le parole scandite da Delfino subito dopo l’impresa paraguayana. E invece ci deve credere, così come l’altro suo concittadino, nato nello stesso quartiere che nella serata dell’11 luglio ha mandato in estasi un intero Paese. La sera dell’11 luglio scorso, il calciatore viterbese Leonardo Bonucci, si è laureato campione d’Europa con la maglia della Nazionale azzurra addosso. 

Una cavalcata entusiasmante, culminata con il gol del pareggio e il rigore realizzato nella fredda lotteria del dischetto contro gli inglesi che ne devono mangiare ancora di pastasciutta (copyright Bonucci). 

Bonucci è stato protagonista assoluto degli Europei: al suo ritorno la città lo ha accolto come il messia: un murales, la cittadinanza onoraria e una festa allo stadio Rocchi che ancora luccica nei racconti di un 2021 memorabile. 

«Mi è corso incontro e abbracciandomi mi ha detto: ma che cosa ho combinato», questa frase, pronunciata all’orecchio del fratello Riccardo nella serata di Wembley, rappresenta al meglio l’impresa e la fotografia del cammino imperioso del viterbese Bonucci campione d’Europa. 

Ma il 2021 è stato l’anno delle favole sportive e non poteva mancare la storia di una squadra partita dalla Terza categoria e arrivata fino alla serie C. La squadra si chiama Monterosi, il paese è l’ultimo avamposto della Tuscia prima della vasta e sconfinata provincia romana. 4000 abitanti, un presidente regista che di nome fa Luciano Capponi e un gruppo di calciatori che hanno battuto diversi record, vincendo un campionato con quattro partite d’anticipo. Televisioni e inviati da tutta Italia e non solo: uno sbarco in serie C in pompa magna e un cammino in questa prima parte tra i professionisti più che dignitoso. Questa è una storia di squadra, ma la menzione va anche ad un allenatore che, per le leggi spietate del calcio, ha perso il posto dopo aver costruito il miracolo. Anche negli anni più belli purtroppo, c’è sempre spazio per una storia amara: Davide D’Antoni non è più l’allenatore del Monterosi, ma la sua impresa, come quella di Bonucci e della Delfino, resteranno per sempre scalfite nella pietra di questo indimenticabile 2021 dello sport viterbese. 

 

 

 

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Il Messaggero