«Scusi, me ne fa tre etti?». L’opera d’arte adesso si taglia a pezzi, si pesa e si vende. Una porzione? Sono 33 euro all’etto. Succede oggi a...
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Disegnatore, illustratore, artista, autore di capolavori del fumetto italiano (insieme a Crepax, Pratt e Manara, fra gli altri) Madaudo è tra i pittori più conosciuti e apprezzati. Per l’inaugurazione ha pensato a un progetto “site specific”, ovvero su misura del posto che lo ospita, l’ex mattatoio, oggi polo culturale della Fondazione Carivit.
La figura di un toro coperto di simboli verrà scomposta in parti di varie dimensioni e venduta al pubblico, dopo essere stata accuratamente pesata. «A partire da pochi euro – spiegano dalla Biblioteca consorziale - chiunque vorrà potrà portarsi a casa un pezzo originale dell'opera di Madaudo, che quindi diventerà un'opera collettiva in cui ogni parte rappresenta il tutto». Perché 33 euro all’etto? «Il riferimento non è casuale: l’intera performance trae ispirazione dal detto evangelico “Prendetene e mangiatene tutti”».
La mostra conta oltre 40 opere, seguiranno una performance e iniziative varie. «Si articola su due piani: in quello superiore - dice Madaudo - l’incontro tra immagine e scrittura, tra libro e pittura, mentre sotto è il regno del toro, che però viene visto in una maniera assolutamente astratta, simbolica. Non è più la carne di cui ci cibiamo ma qualcosa di assolutamente etereo, una visione. Sono due mostre racchiuse in un unico spazio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero