Omicidio Fedeli, fissato l'ultimo atto in Cassazione per la condanna di Pang a 25 anni

Omicidio Fedeli
Omicidio Fedeli, ultimo atto in Cassazione. E’ stata già fissata l’udienza alla Suprema corte per Micheal Pang, il ventenne americano condannato in primo e...

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Omicidio Fedeli, ultimo atto in Cassazione. E’ stata già fissata l’udienza alla Suprema corte per Micheal Pang, il ventenne americano condannato in primo e secondo grado a 25 anni di carcere, per aver ucciso Norveo Fedeli. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 4 luglio. E quel giorno sarà scritta la parola fine su una vicenda che ha sconvolto l’intera città.

Il 3 maggio 2019 il ventenne Pang uccise Fedeli. Il 73enne viterbese, noto commerciante del capoluogo, morì in un lago di sangue nel suo negozio in pieno centro, poco dopo le 13. Pang lo colpi più e più volte, con uno sgabello, perché non riusciva a completare la transazione per acquistare jeans e capi firmati. Il ventenne dopo aver ucciso il commerciante sì infilò delle buste di plastica su una scarpa ricoperta di sangue e lasciò Viterbo.

I carabinieri, aiutati dalle telecamere di sorveglianza, arrestarono Pang il giorno dopo a Capodimonte. Dopo una notte in carcere l’americano confessò tutto chiedono perdono. La Corte d’Assise di Viterbo, a dicembre 2021, ha condannato il giovane americano a 25 anni e 6 mesi di carcere e al pagamento di una provvisionale in favore dei familiari della vittima di 445mila euro.

I giudici togati e popolari hanno escluso l’aggravante della crudeltà, contestata durante il dibattimento in primo grado dalla pubblico ministero Eliana Dolce, che ha seguito le indagini sull’omicidio coordinando gli agenti della Squadra Mobile di Viterbo. L’Appello era stato presentato dai difensori di Pang, avvocati Remigio Sicilia e Giampiero Crescenzi, che chiedevano una revisione della pena sostenendo che la colluttazione tra vittima e imputati fosse iniziata proprio su impulso del commerciante viterbese.

Ma i giudici d’appello, dopo una breve camera di consiglio durata appena 40 minuti, hanno respinto tutto  confermando la pena integralmente. Il giovane americano sta già scontando la pena, dal giorno dell’arresto è rinchiuso nel carcere di Viterbo. Se la Cassazione dovesse confermare integralmente la condanna potrebbe continuare la detenzione a lungo.

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Il Messaggero