Viterbo impazzisce per l'Italia e Bonucci. I numeri di Leonardo nelle precedenti finali

Viterbo pazza di goia per l'Italia
Un rigore calciato con una freddezza e una tecnica glaciale, un’altra notte vissuta con l’Italia e Viterbo ai suoi piedi. Leonardo Bonucci, calciatore nato e cresciuto...

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Un rigore calciato con una freddezza e una tecnica glaciale, un’altra notte vissuta con l’Italia e Viterbo ai suoi piedi. Leonardo Bonucci, calciatore nato e cresciuto a Viterbo, ha chiuso il suo cerchio con la Spagna e domenica prossima, nella finale degli Europei a Wembley, cercherà di chiuderlo anche con il ricordo del 2012.

Il vice-capitano azzurro continua a far sognare la sua città: dopo il successo al cardiopalma contro la Spagna, la sua Viterbo, si è riversata in strada: cori, caroselli, clacson e uno striscione che ha onorato un figlio di questa terra. I tifosi della curva Nord della Viterbese, lo hanno acclamato con questa effige “Bonucci Orgoglio Etrusco”, intrecciando il connubio con le origini cittadine. Il fratello Riccardo, impossibilitato ad andare a Londra, ha sofferto pesantemente davanti alla televisione. «Notte insonne: sul rigore mi si è fermato il cuore: Forza Azzurri», il commento di Riccardo che ormai, quando non può andare a vedere il fratello Leo dal vivo, segue dei riti scaramantici ad ogni partita della Nazionale.

Stesso posto, stessa casa e stesso divano con la voce che puntualmente, dopo la sfida, se ne va. Ora però, come detto, c’è da sfatare il tabù della finale: contro gli spagnoli nel 2012 Leonardo Bonucci chiuse in lacrime: quel 4-0 fece male e da lì in poi, la maglia azzurra, non ha mai avuto occasioni per il grande riscatto.

Domenica però ecco l’occasione della vita: Bonucci è un classe 87’ e questi sono gli ultimi anni per provare a vincere qualcosa di importante con la Nazionale. In generale però, il calciatore nato e cresciuto a Pianoscarano, ha un rapporto controverso con le finali. In carriera ne ha giocate ben diciassette: sette di Coppa Italia, sette in Supercoppa Italiana, due di Champions League e una dell’Europeo 2012.

I successi sono stati nove su diciassette: quattro in Coppa Italia e Cinque in Supercoppa Italiana. Perse altre tre in Coppa Italia, una con la maglia del Milan, e due in Supercoppa. Dolorosi anche i due atti conclusivi della Champions League: due sconfitte contro le spagnole Barcellona e Real Madrid. Già detto di quella persa nel 2012, sempre contro gli iberici, si capisce come il successo di martedì sera abbia rappresentato la chiusura di un primo conto per il Leo viterbese. Per saldare definitivamente il conto, appuntamento domenica sera a casa della Regina.   

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Il Messaggero