«Gloria» così è stata battezzata la nuova Macchina di Santa Rosa di Viterbo che questa sera, con le sue brillanti luci, sulle spalle di 100 facchini è stata trasportata per...
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L'imponente costruzione viene trasportata per le strade del centro storico la sera del 3 settembre di ogni anno, vigilia della ricorrenza della festa di Santa Rosa.
Il trasporto è partito, come tutti gli anni, da piazza San Sisto, nei pressi di Porta Romana, dove la Macchina è stata assemblata nelle settimane scorse. La macchina è illuminata da moltissime luci che fanno parte della costruzione, alcune sono elettriche altre a fiamma viva. L'altezza della struttura varia a seconda dei progetti ma è comunque intorno ai trenta metri ed il peso sulle cinque tonnellate. Il percorso è lungo poco più di un km e giunge fino al Santuario di Santa Rosa.
Durante il trasporto sono state effettuate cinque fermate: Piazza Fontana Grande, Piazza del Plebiscito (di fronte al Comune), Piazza delle Erbe, Corso Italia (davanti alla Chiesa del Suffragio), Piazza Verdi o del Teatro. Al termine del trasporto la Macchina di Santa Rosa è stata fermata davanti al Santuario, dove rimarrà per alcuni giorni.
Una novità di quest'anno è stato l'arrivo della fiaccola, la Luce di Santa Rosa, benedetta dal Papa ieri mattina e portata a piedi, con una staffetta, dal Vaticano fino a Viterbo. La fiaccola porta un messaggio di papa Francesco che è stato letto dal vescovo. Poi la fiaccola è stata posta sulla macchina. «Viterbo oggi è sotto gli occhi del mondo. - ha detto all'Adnkronos Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo - Quest'anno si registra un'alta presenza di pubblico e tantissimi turisti e questo perché la precedente macchina di Santa Rosa, chiamata "Fiore del Cielo", si trova all'Expo a Milano, davanti al padiglione di Eataly. E credo che proprio questo abbia rappresentato un veicolo di comunicazione molto importante».
«Per la città e i suoi abitanti la macchina interpreta profondamente i valori religiosi e storici propri del territorio: - ha continuato Michelini - la tradizione nasce 350 anni fa a seguito di un'epidemia e alle preghiere e voti rivolti a Santa Rosa ed in un primo momento la statua viaggiava su un baldacchino». «La macchina è alta trenta metri e pesa 50 quintali e alcune strade del centro della città sono talmente strette che i facchini devono cambiare spalla di appoggio e passare la testa nella parte interna della macchina. - ha concluso Michelini - Il facchino, con la divisa bianca e una fascia rossa all'altezza della vita, è una figura estremamente professionale, sono legati da un "sodalizio" molto forte ed è considerato un grande onore essere scelti: il trasporto della macchina viene fatto con grande passione e soprattutto con grande dedizione».
Quest'anno la cerimonia della macchina di Santa Rosa è stata trasmessa in diretta streaming all'Expo di Milano, come ha ricordato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti su Twitter: «Ogni anno il 3 settembre la macchina di Santa Rosa illumina Viterbo.
Il Messaggero