Litorale viterbese, buoni segnali per il turismo: sale la richiesta per gli affitti al mare

Lido di Tarquinia
Accelera la stagione estiva. Timida ripresa delle prenotazioni per giugno. Crescono con più convinzione i numeri di luglio e agosto. Meglio gli affitti degli alberghi....

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Accelera la stagione estiva. Timida ripresa delle prenotazioni per giugno. Crescono con più convinzione i numeri di luglio e agosto. Meglio gli affitti degli alberghi. L’inizio della Fase 2 rompe gli argini della paura. Cartina tornasole di una percezione diversa era stato lo scorso fine settimana con aumento delle presenze sia a Tarquinia lido che a Montalto Marina. 


A sostenere la crescita del litorale viterbese, dopo un fiume di cancellazioni nelle settimane passate, una serie di fattori: prezzi delle case pressoché invariati rispetto allo scorso anno (cresciute in altre zone del Lazio fino al 30%), basso indice dei contagi e la brusca frenata del turismo estero che, di contro, indirizza la scelta verso mete più vicine e, sulla pelle, più sicure. 

Sono soprattutto famiglie romane, umbre e toscane infatti, i turisti che in queste settimane stanno programmando le vacanze. «Più che di settimane, parliamo di giorni – spiega la famiglia Marzi che a Tarquinia Lido gestisce uno stabilimento all’iniziodel Lungomare– . Da lunedì stanno arrivando le conferme dai clienti abituali. A piccoli passi si muove anche il turismo non stanziale. La fiducia sta aumentando ma la paura non è passata. I clienti che chiamano fanno sempre la stessa domanda: come andremo in spiaggia?». 

 Lasciando un metro e mezzo di distanza tra lettini e sdraio se non posizionati vicino all’ombrellone, con corridoi per l’entrata e l’uscita e colonnine igienizzanti. Con molta probabilità poi, con rincari minimi. Il prezzo di ombrelloni e sdraio, in linea con le direttive nazionali delle associazioni di categoria, Federbalneari la più esplicita in questo senso, dovrebbe essere congelato nonostante la riduzione delle postazioni. Un ulteriore invito, buono per le tasche in tempo di crisi, a fronte dei dubbi che ancora si agitano intorno al protocollo di sicurezza emanato dalla Regione.

«Tarquinia e il litorale stanno avendo una buona risposta. Rispetto a qualche settimana fa quando vivevamo in apnea la situazione è decisamente migliorata – spiega Emiliano Mariani, Tecnocasa Tarquinia –. Luglio e agosto stanno crescendo, giugno potrebbe riprendersi. Paradossalmente è un’opportunità per tutto il territorio: piantiamo oggi un seme per crescere nei prossimi anni». Previsioni e paralleli con la stagione passata per i mesi centrali dell’estate per ora non se ne fanno. Ma un’ulteriore accelerata si aspetta dal 3 giugno quando tra le Regioni giudicate non a rischio si potrà circolare liberamente.


A frenare le richieste, oltre al nodo (risolto) degli stabilimenti in apertura il 29 maggio, quello non ancora sciolto delle spiagge libere: matassa intricata sia per la vigilanza, sia per l’accesso. Tante le proposte, dalle app per le prenotazioni ai varchi all'ingresso. Un programma, a fronte del piano finanziario approvato dalla Regione Lazio poco meno di una settimana fa e che vede i comuni del litorale beneficiari, nel complesso, di una cifra superiore al mezzo milione di euro, però ancora non c’è. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero