Diciottenne viterbese già vaccinato negli Usa. «Spero presto tocchi anche ai miei amici in Italia»

Diciottenne viterbese vaccinato negli Stati Uniti. L'hub di Houston
Volare ad oltre diecimila chilometri di distanza per farsi vaccinare contro il Covid-19. Non è proprio così, ma il viterbese classe 2003 Francesco Belli figlio del...

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Volare ad oltre diecimila chilometri di distanza per farsi vaccinare contro il Covid-19. Non è proprio così, ma il viterbese classe 2003 Francesco Belli figlio del presidente dell'Ance (costruttori edili)  Andrea, è riuscito a farsi inoculare il prezioso siero che, per i suoi coetani italiani, rappresenta - almeno al momento - un miraggio.

Belli si trova in Texas a Houston per la precisione: motivi di studio, con il giovane viterbese che ha scelto di svolgere negli States il quarto anno del liceo scientifico che a Viterbo frequenta al Paolo Ruffini. Belli racconta la sua esperienza con una punta di orgoglio ed anche di dispiacere per i suoi amici italiani.

«Mi sono prenotato attraverso un portale internet e dopo un giorno ho avuto l'appuntamento per effettuare il vaccino - spiega dall'altra parte dell'oceano il giovane studente - in Texas vivo con la mia house mom e sua sorella che mi hanno chiesto se volevo partecipare alla vaccinazione. Dopo il mio assenso sono arrivato al capannone della mia contea dove si svolgono le iniezioni: qui l'organizzazione è meticolosa e si vaccinano migliaia di persone al giorno. Già mi hanno fissato il richiamo fra 19 giorni visto che ho avuto la fiala di Pfizer».

D'altronde in America, la pandemia, sta per essere sconfitta: il presidente Joe Biden ha fissato nel 4 luglio, festa nazionale, la data in cui si tornerà alla completa normalità. «Ma in realtà qui le riaperture sono totali - racconta Belli - cinema, teatri e stadi hanno riaperto i battenti mentre l'obbligo della mascherina all'aperto è stato eliminato. Solo nei supermercati ed in qualche negozio la si deve indossare. Gli Stati Uniti stanno tornando alla normalità, speriamo che presto possa accadere anche in Italia».

L'Italia e la famiglia, mancano a Francesco che tornerà a Viterbo il prossimo giugno. «L'Italia e Viterbo sono casa mia normale mi manchino come la mia famiglia - ammette il diciottenne - questa esperienza però, la consiglio a tutti i miei coetani: qui la scuola è organizzata in maniera totalmente diversa dalla nostra; ed anche il modo di vivere cambia radicalmente. Ancora non ho visto tutto di Houston: presto spero di andare a visitare la Nasa». Per essere vaccinato contro il Covid non dovrà andare sulla Luna.

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Il Messaggero