Covid in ritirata, calano a 2.072 gli attualmente positivi nella provincia

Il drive in di Viterbo
Se è vero che di Covid si continua a morire, lo è pure che i numeri di giorno in giorno si fanno più positivi. Da settimane, ormai, non passa bollettino della...

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Se è vero che di Covid si continua a morire, lo è pure che i numeri di giorno in giorno si fanno più positivi. Da settimane, ormai, non passa bollettino della Asl in cui non si conti almeno un morto per coronavirus. Ma il numero di nuovi casi si mantiene sempre sotto i 100, mentre da tempo i guariti viaggiano su livelli almeno doppi.

Ieri, 41 i contagiati scoperti (4 ricoverati, dei quali 1 a Malattie infettive e 3 a Medicina Covid), contro i 178 negativizzati. Sono 2.072 i cittadini del Viterbese attualmente positivi: un numero incoraggiante per i sanitari, considerando che a metà novembre nella sola Viterbo si contavano circa 1.300 casi. Delle persone ancora alle prese col virus, 116 sono tuttora ricoverate nelle strutture dedicate di Belcolle. Dall’inizio dell’emergenza, nella provincia di Viterbo sono stati effettuati 69.107 tamponi, 504 nelle ultime 24 ore. Ad oggi i cittadini che hanno concluso il periodo di isolamento domiciliare fiduciario sono 11.029. 

Due gli ultimi decessi: una 89enne di Graffignano e una 84enne di Soriano nel Cimino, dove non sono mancate le polemiche. “Non è stata una bella giornata – commentano dal Comune – per i 6 nuovi casi, tra i quali una coppia, il marito di una donna già positiva, una madre con la figlia. Purtroppo la notizia più brutta è il decesso di Mirella Papalini, che era ricoverata in clinica, e questo maledetto virus l’ha colpita durante il ricovero. Alle figlie e ai parenti le sentite condoglianze poiché, oltre la disgrazia, hanno dovuto sopportare l’impossibilità di avere i contatti famigliari e umani che meritava”.

Proprio la figlia della donna, Simona Boldrini, accusa: “Non posso fare silenzio, visto la fine che la mia dolcissima mamma ha dovuto subire. Tutti i passaggi che ha fatto per uno scompenso cardiaco siano più controllati perché morire soli, senza le figlie, i nipoti, tutti noi, non lo auguro a nessuno. Che si adotti un altro metodo per accogliere le persone che hanno bisogno di cure. Mia madre era negativa prima del ricovero”. 

Aumentano intanto le iniziative contro il Covid sparse per la provincia. Da ieri, anche a Castiglione in Teverina sarà possibile sottoporsi ai test antigenici. Grazie a un accordo tra il Comune e i medici di medicina generale, al pian terreno del municipio verrà allestita una sala in cui il dottor Roberto Caiello effettuerà gli screening. Il servizio è rivolto soprattutto a casi sospetti; contatti stretti asintomatici di un positivo, individuati dal medico curante, segnalati dal dipartimento di Prevenzione della Asl o per l’eventuale termine del periodo di quarantena; contatti stretti asintomaci allo scadere dei 10 giorni di isolamento previsto per legge. 

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Il Messaggero